Tamburi rossi 24 marzo

Abbiamo aperto la trasmissione di oggi riproponendo la lettura del comunicato prodotto dal Collettivo Tazebao in occasione dei fatti di Parigi del 13 novembre scorso, ritenendo i contenuti di tale documento più che mai attuali in relazione anche al recente attacco a Bruxelles, ennesima dimostrazione del rimbalzo della guerra imperialista in occidente.

Rivolgendoci alla situazione in Ucraina, dove le pressioni militari del governo golpista si fanno sempre più spinte, abbiamo letto di come un gruppo di anziani antifascisti ha energicamente reagito alle provocazioni di un manipolo di neonazisti del battaglione Azov. Ci siamo quindi collegati con Larisa, la nostra voce antifascista della Novorossiya, per il consueto aggiornamento dalle Repubbliche Popolari dove la situazione, a dispetto degli accordi di Minsk, è tutt’altro che pacificata.

Dopo la lettura dell’invito alla mobilitazione del Fronte Palestina per lo sciopero generale del 18 marzo, siamo passati all’argomento centrale della puntata, ovvero l’imperialismo italiano.  Siamo partiti dalle note sulla fase politica riguardo la situazione internazionale, ribadendo come l’Ue e le singole potenze che la compongono si pongano sempre più in prima fila nella promozione della guerra imperialista come risposta strategica alla crisi del sistema capitalista internazionale. La Libia è il teatro di guerra a cui oggi si rivolgono molti interessi della borghesia italiana: a tal proposito abbiamo letto un’intervista e un articolo di Antonio Mazzeo che ha chiarito come l’Italia sia già in guerra, come dimostra il concentramento di militari e armamenti nelle diverse basi in tutto il paese, in particolare in Sicilia.

Buon ascolto!

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