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Dalle 19 collegatevi a diretta.radiazione.org per la 63esima puntata di ControVento tutta in nome della solidarietà di fronte la repressione.
Doppio collegamento con la sicilia dove raggiungeremo una compagna di Antudo.info, portale di informazione sulle lotte nel territorio siciliano, dopo che sei militanti sono stati perquisiti venerdì 8 luglio e denunciati per atto terroristico e istigazione a delinquere per aver condiviso sul proprio portale la rivendicazione e il video di un azione contro uno stabilimento della Leonardo l'autunno scorso a Palermo. Con lei anche un compagno del Si Cobas Lavoratori Autorganizzati che ci aggiornerà sull'ultima grossa vertenza del sindacato che vede da quasi 45 giorni scioperi e picchetti davanti gli stabilimenti di Mondoconvenienza a Campi Bisenzio e l'allargamento della lotta negli ultimi giorni agli stabilimenti di Firenze e Torino.
Per chiudere ci colleghiamo con un compagno di Vicenza raggiunto le scorse settimane da un foglio di via dalla città per una presunta 'resistenza a pubblico ufficiale' avvenuta al corteo del 25 aprile scorso.
🇵🇸 GIOVEDÌ 20 LUGLIO 🇵🇸

⁉️ Nell'ambito della rassegna cinematografica organizzata da @cuc_cinemauno presenteremo il film "200 metri" di Ameen Nayfeh.

🎥 Mustafa (Ali Suliman) e sua moglie Salwa (Lana Zreik) vivono in Palestina, in due paesi distanti solo duecento metri, ma divisi dalla barriera di separazione israeliana. Alla sera, quando tutto diventa buio, Mustafa accende una luce sul suo balcone per augurare la buonanotte alla moglie e ai figli che sono dall’altra parte e che, a loro volta, rispondono con un segnale. Quando però uno dei suoi figli è vittima di un incidente, all’uomo non resta che precipitarsi al checkpoint dove gli viene negato l’accesso, senza margine di trattativa. Disperato, chiede aiuto a un contrabbandiere per oltrepassare il muro: i duecento metri si trasformano in un’odissea di duecento chilometri, alla quale si uniscono altri viaggiatori determinati a superare e sconfiggere quella barriera.

Inizio della proiezione ore 21.30.

📍Bastione Moro II, via Citolo da Perugia 104.

⚠️ ALL' INGRESSO SARÀ PRESENTE UN BANCHETTO A SOSTEGNO DEL CENTRO @amalalmustakbal NEL CAMPO PROFUGHI DI AIDA.

🇵🇸 SOSTIENI LA RESISTENZA PALESTINESE, INTIFADA FINO ALLA VITTORIA! 🇵🇸
Rigiriamo il podcast del collegamento di ieri sera con un compagno raggiunto nelle scorse settimane da un foglio di via per 3 anni dal comune di Vicenza per una presunta 'resistenza a pubblico ufficiale' al corteo del 25 aprile scorso.
Rilanciamo la solidarietà nei confronti del compagno:
Oggi mercoledì 19 luglio
H18 presidio di fronte la Questura di Vicenza
H20.30 cena benefit spese legali, Parco di via Volta, Alte di Montecchio Maggiore (VI)
https://radiazione.org/interviste/foglio-di-via-corteo-25-aprile-vicenza-180723/
Nella tarda mattinata odierna il Tribunale di Padova ha condannato 14 compagne e compagni ad 8 mesi di reclusione, oltre ai pagamenti delle spese legali di ATER per più di 14.000 euro, del danno patrimoniale di 3.000 euro e del danno non patrimoniale di 1500 euro.
Il contesto è quello della seconda occupazione dell’InfoSpazio Chinatown, sede dell’Associazione culturale Nicola Pasian in piazzetta caduti della Resistenza: un luogo che dal 1999 ha rappresentato un centro di aggregazione per tanti proletari del quartiere e della città, facendo vivere il rione grazie a centinaia di iniziative politiche, sociali e culturali, dai dibattiti ai cineforum, dai concerti alla biblioteca, dalle feste delle comunità residenti fino al doposcuola popolare.
In particolare l’associazione è stata un punto di riferimento politico comunista per tutti coloro che, stanchi delle briciole e delle logiche istituzionali, hanno provato ad organizzarsi sul terreno della lotta, come quella del diritto alla casa, mai mossi da tornaconti personali, ma spinti dalla determinazione a strappare una vita migliore e dalla consapevolezza che questa si possa ottenere solo lottando.
E’ per questo che, sull’onda dell’inchiesta a danno dell’allora Comitato di lotta per il diritto alla casa (che coinvolge 75 persone tra compagni, occupanti e inquilini sotto sfratto), la sede dell’Associazione viene sgomberata prima nel 2016 e poi nel 2018.
Che sia un ente criminale come Ater a muovere accuse e pretendere risarcimenti provoca una forte rabbia, a fronte di un contesto di sfratti, sgomberi, aumenti dei canoni d’affitto, svendite all’asta degli alloggi popolari, speculazioni ed enormi ritardi nei lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico che, proprio nel rione Palestro, vedono la gran parte delle numerose palazzine abbandonate a se stesse, senza l’ombra di un cartello di inizio dei lavori previsti un anno fa.

Come abbiamo anche sostenuto con uno scritto collettivo in aula, ribadiamo che per noi l’illegalità consiste nel lasciare centinaia di case vuote per favorire la speculazione edilizia, come fa da decenni l’Ater seguendo una politica supina alle esigenze del mercato immobiliare. A Padova ci sono centinaia di alloggi pubblici vuoti, molti lasciati a marcire, tanti altri abitabili, altri ancora perfettamente ristrutturati, a fronte di tutti coloro che vivono in situazioni di sovraffollamento o addirittura in macchina. Rigettiamo quindi fermamente le accuse di delinquenti e le rimandiamo a chi sfratta, sgombera e specula.

Al di là del contesto specifico, vogliamo però anche sottolineare quello che rappresenta un precedente pericoloso, ovvero una condanna per invasione, laddove questa non è provata da riprese o da testimoni. Nessuno ha infatti potuto provare chi abbia materialmente forzato la porta per accedere allo stabile sgomberato da Ater, ma sono bastati dei fotogrammi risalenti ai giorni successivi alla data del 16 maggio 2018 per avvalorare la tesi della “continuità” dell’occupazione, anche a danno di chi ha transitato brevemente nei pressi dell’InfoSpazio Chinatown.
La condanna odierna rappresenta quindi un salto di qualità a livello repressivo e, insieme a quella per l'occupazione abitativa di via Facciolati 96, è un’avvisaglia per tutti coloro che lottano e solidarizzano.
La guerra, sostenuta dal nostro governo, totalmente asservito ai diktat della Nato, non fa che approfondire la crisi economica ed aggravare le condizioni delle masse lavoratrici del nostro paese. E se chi ci governa prosegue militarmente la sua politica lacrime e sangue verso manovre sempre più antipopolari, contemporaneamente si scaglia pesantemente contro chi lotta e si mobilita per tentare di sedare ogni forma di dissenso. Emergenze continue, repressione dei giovani e dei lavoratori che lottano per i propri diritti e conseguente accanimento giudiziario sono la manifestazione lampante della tendenza alla fascistizzazione della nostra società a cui tutti coloro che siedono in parlamento, di qualsiasi colore politico si dipingano, stanno contribuendo.
E’ contro questo presente e la sua prospettiva che continueremo a lottare dentro e soprattutto fuori le aule di tribunale, negli scioperi come nei picchetti, consapevoli che la strada è in salita, ma che quello di rovesciare questo sistema è l’unico modo per vivere anzichè sopravvivere.
🔥 SPECIALE RISTORAZIONE 🔥

⁉️ Puntata speciale di Paroni Buei Fora I Schei dedicata al mondo della ristorazione.

🎙️ Ai microfoni di RadiAzione.org, attraverso le preziose testimonianze di alcuni lavoratori, ricostruiamo il quadro del settore. Insieme a loro, discuteremo dei vari problemi che affliggono questo ambiente lavorativo: dalle paghe da fame ai turni infiniti e massacranti, il tutto regolato da contratti di lavoro infami.

🌐 In onda martedì 25 luglio dalle 7:30

👉 Sempre su: diretta.radiazione.org
📻 RIASCOLTA LA RASSEGNA STAMPA

📰 Spagna: il PP vince ma non stravince e ottiene 136 seggi, il PSOE perde ma non straperde e ottiene 122 seggi, in terza posizione VOX con 33 e Sumar con 31; Italia: aperto da Meloni il “processo di Roma” summit con alcuni leader dell’Africa e del Medio Oriente per chiedere un contollo maggiore sulle rotte migratorie, forza lavoro a basso costo ed accesso a nuove fonti enegertiche; Guerra: la controffensiva non sfonda, attacchi a Russi ad Odessa, drone su Mosca; Gran Bretagna: tra legge antisciopero e chiatta lager; Rodi: continua l’emergenza incendi.

👉 Clicca qui: https://radiazione.org/rassegne-stampa/rassegna-stampa-24-luglio-2023/
🔥 EDIZIONE SPECIALE 🔥

🎙️ A seguito delle condanne ad 8 mesi di reclusione, a cui si aggiunge il pagamento delle spese legali di oltre 15 mila euro, ricevute ai danni di 14 tra compagne e compagni, facciamo il punto sulla sentenza.

🌐 In onda martedì 25 luglio dalle 19:00

👉 Sempre su: diretta.radiazione.org
Dalle 19 su diretta.radiazione.org in onda la 64esima puntata di ControVento: per una volta rimaniamo nel locale qui a Padova per parlare con alcuni militanti del CPC Levante delle condanne a 8 mesi arrivate mercoledì scorso a 14 compagni e compagne per la seconda occupazione dell'Infospazio Chinatown in piazzetta Caduti della Resistenza in quartiere Palestro. La "piazzetta" dal 1998 è stato un punto di riferimento politico comunista in città e di incontro e socialità per i proletari del quartiere. Sequestrato nel febbraio 2016 all'interno del blitz contro il locale comitato di lotta per la casa, assieme alla strumentazione di RadiAzione rea di dar voce alla mobilitazione, viene occupato una prima volta a maggio dello stesso anno, sgomberato due anni dopo il 12 aprile 2018, rioccupato un mese dopo e risgomberato definitivamente il 27 luglio 2018. Dopo l'assoluzione di 17 compagni due anni fa per la prima occupazione, di settimana scorsa le condanne per invasione di edificio.
📻 ASCOLTA LA RASSEGNA STAMPA

🗞 Colpo di stato in Niger; stop al reddito di cittadinanza; la guerra continua e l'Italia pensa ad un nuovo pacchetto di armi da mandare in Ucraina.

🌐 In onda dalle 13:00

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📰 Italia: stop con un sms al reddito di cittadinanza per 169 mila persone, si preannunciano contestazioni, intanto il governo vuole acquistare nuovi carri armati dalla Germania e prepara un nuovo pacchetto di armi da inviare a Kiev, Giorgia Meloni in viaggio negli USA; Niger: assalto all’ambasciata francese, il governo dell’Eliseo pensa ad un intervento militare smascherando così l’ipocrisia dell’imperialismo occidentale; No TAV: in migliaia in marcia contro il cantiere nella Val di Susa; Burkina Faso: “Noi capi di stato africani dobbiamo smettere di essere le marionette dell’imperialismo” le parole di Traoré; Guerra: secondo Shoigu le perdite ucraine nell’ultimo mese ammontano a 20.824 persone e 2.227 unità, inclusi 10 carri armati Leopard e 11 IFV Bradley americani.

👉 Clicca qui: https://radiazione.org/programmi/rassegna-stampa-31-luglio-2023/
Dalle 19 su diretta.radiazione.org in onda l'ultima puntata di ControVento prima della pausa agostana per rilanciare due importanti iniziative di lotta delle prossime settimane: ci colleghiamo con un compagno No Ponte per un aggiornamento della mobilitazione contro il progetto faraonico e per rilanciare il campeggio NO ponte dal 11 al 13 agosto e il CORTEO NO PONTE - 12 agosto - Messina. A seguire rimaniamo in Sicilia per collegarci con una compagna di Catania per la presentazione del nuovo campeggio No Muos 2023 in contrada Ulmo a Niscemi. In chiusura cercheremo di collegarci con il CORTEO CONTRO LO SGOMBERO DELLA F.O.A BOCCACCIO 003 di questa mattina in programma per le 19.30.
🔥 SPECIALE REPRESSIONE 🔥

⁉️ Anche durante le vacanze estive l'apparato repressivo dello stato funziona a pieno regime. Notizie di questi giorni ci parlano dell'ennesimo tentativo di sgombero ai danni di @occupazionecorsica e delle perquisizioni e condanne verso alcuni anarchici tra Genova e Massa-Carrara. Facciamo il punto con alcune testimonianze.

🌐 IN ONDA DALLE 19:30

👉 Sempre su: diretta.radiazione.org
Condividiamo questo articolo di Antitesi sull'attacco repressivo contro il giornale anarchico Besmotivny di settimana scorsa.

Difendere la stampa rivoluzionaria,
diffondere la solidarietà!

‼️ DIFENDERE LA STAMPA RIVOLUZIONARIA ‼️

L'8 agosto la procura di Genova, a firma del Pm Federico Manotti, ha emesso 9 misure cautelari nei confronti di militanti anarchici e ordinato numerose perquisizioni a Massa Carrara, L'Aquila, Perugia, Bergamo e Lucca.
I capi di imputazione sono: #associazionesovversiva con finalità di terrorismo, istigazione ed apologia di terrorismo e offesa all'onore e al prestigio di Mattarella.
Di fatto sotto accusa è l'attività di una redazione di una pubblicazione anarchica, compresa quella della tipografia che è stata sequestrata.
Perquisiti e ammanettati per essere niente meno che i redattori del quindicinale anarchico internazionalista Bezmotivny!

È un'inchiesta che non sta in piedi, come già si evince dal fatto che il Gip (Giudice per le indagini preliminari) non ha disposto le misure cautelari in carcere richiesta dal Pm (Pubblico ministero).
Ma perché allora lo Stato per mano della magistratura intraprende inchieste che possono anche essere destinate al fallimento rispetto all'esito finale della condanna?
Perché è la stessa inchiesta, con l'uso del #reatoassociativo che lo permette, a svolgere il compito di attaccare, disarticolare e distruggere esperienze che si collocano nel campo rivoluzionario e antagonista. E magari è la stessa inchiesta che è usata come terreno inquisitorio per continuare a indagare e/o a promuovere altre inchieste.

‼️ Perché proprio ora?
La spirale crisi/guerra/crisi che stiamo drammaticamente vivendo impone il rafforzamento dell'autoritarismo, che già aveva subito un salto con la scusa del Covid, per impedire che sul fronte interno della guerra si sviluppi l'opposizione antagonista e rivoluzionaria.
Stiamo forse "tornando al fascismo" come strilla una certa sinistra in vena di propaganda anti-Meloni?
La verità è che la borghesia imperialista non è mai tornata indietro dal fascismo. I reati associativi coniati dal #fascismo, ma ampliati e ammodernati dalla "democrazia" sono stabilmente usati contro chi si oppone a questo sistema di guerra e sfruttamento come potente arma di controrivoluzione preventiva.

E non è la prima volta che lo Stato borghese attacca la parola scritta, anche se nella propaganda di guerra nella quale siamo immersi i pennivendoli prezzolati strillano contro la censura esercitata, a detta loro, dai "regimi" con i quali il blocco occidentale e la Nato di volta in volta sono in #guerra.
A questo proposito ricordiamo la famosa inchiesta Mastelloni del 1985, con arresti avvenuti poco prima dell'allora attacco statunitense alla Libia, contro la rivista "Il Bollettino dei comitati di lotta contro la repressione" con decine e decine di mandati di cattura in tutta Italia, peraltro finita con il risarcimento per danni agli inquisiti.

Oggi, in questa rinnovata e aggravata fase di guerra, i reati di opinione come istigazione (ma anche oltraggio, diffamazione, i vari vilipendi alle istituzioni...) sono usati a man bassa per colpire i contenuti delle lotte e martellare di procedimenti penali i compagni e le compagne.
Nell'inchiesta contro il giornale Bezmotivny si ripropone la sintesi tra reati associativi e reati di opinione, già utilizzata nel 1985, per abbassare ulteriormente la soglia di applicazione dei primi, visto che consentono di mettere in campo indagini lunghe e complesse nonché gravi misure cautelari, e allargare la soglia di punibilità tramite i secondi. Con il risultato che l'associazione terroristica sarebbe quella che diffonde "idee terroristiche"!

‼️ Che fare?
Innanzitutto esprimiamo #solidarietà ai colpiti dall'operazione repressiva e facciamo appello a difendere con forza ogni spazio di agibilità politica contro il tentativo di zittire ogni espressione rivoluzionaria.
Sviluppare la propaganda e l'agitazione contro la repressione e contro la guerra criminale della Nato e del "nostro" governo!
Redazione della rivista Antitesi - Analisi e strumenti per la rivoluzione proletaria
https://www.triesteallnews.it/2023/08/navi-militari-in-arrivo-a-trieste-la-superportaerei-usa-uss-gerald-ford/

👆
Questa domenica arriverà nel bellissimo golfo di Trieste la superportartei a propulsione nucleare americana Gerald Ford, un mostro capace di far decollare 75 aerei da guerra e trasportare più di 4.500 militari.
Un'arma da guerra colossale (emblema della prepotenza e dell'imperialismo a stelle e strisce) del valore di 13 miliardi di dollari, denari magari estorti con le rapine imperialiste ai danni dei popoli oppressi della periferia del mondo oppure sottratti al popolo americano stesso, della quale una fetta sempre maggiore si ritrova a vivere in baracche, roulotte o peggio ancora a sopravvivere nelle strade delle grandi città.
Segnaliamo l'arrivo di questo emblema dell'oppressione nella nostra regione, onta e umiliazione per chi come noi desidera e ama la vita e la libertà. Spregio al diritto internazionale (come ci ricordano gli amici e compagni del Fronte della Primavera Triestina , che domani sfileranno in corteo per chiedere la demilitarizzazione e la neutralità della città e del "T.L.T."), alla nostra terra e, soprattutto, agli uomini e alla loro naturale bellezza.
Monito rivolto a tutti noi, i quali dobbiamo osservare l'intoccabile potenza dell'impero americano e temerla.
Ma noi, pur nella nostra piccolezza e impotenza, non ci stiamo e categoricamente pubblichiamo il nostro disgusto e la nostra avversione a questa dimostrazione di forza, così come a tutto l'imperialismo occidentale.

Sosteniamo l'iniziativa del coordinamento No Green Pass e Oltre di Trieste, che domenica intende dare il suo benvenuto alla più grande macchina da guerra mai realizzata (e la quale locandina dell'evento inoltriamo in seguito).

Contro l'imperialismo e la NATO!

SCGP UDINE