Tamburi rossi 2 giugno
Puntata interamente dedicata alle lotte dei lavoratori nel mondo, a partire dai grandi movimenti che in questi giorni i proletari hanno portato in Francia contro la Loi Travail.
Abbiamo iniziato contattando Larisa, la nostra Voce antifascista dalla Novorossiya, per il consueto aggiornamento settimanale su quanto sta accadendo nel Donbass, che ha da poco ha ricordato il secondo anniversario dell’inizio del conflitto nel paese.
Entrando nel vivo dell’argomento della puntata, abbiamo letto un comunicato del Mouvement Inter Luttes Indépendent, che denuncia l’utilizzo da parte del governo francese delle armi repressive affinate con lo “stato d’emergenza” per colpire le mobilitazioni in corso nel paese. Nonostante la repressione però la lotta non si arresta: abbiamo visto come gli scioperi dei lavoratori si siano estesi alle raffinerie petrolifere, alla società ferroviaria, ai trasporti aerei e alle organizzazioni studentesche.
Sono stati quindi rilanciati un presidio e un corteo per il 4 giugno promossi dai S.I. Cobas in solidarietà con i lavoratori e gli studenti francesi contro il Jobs Act, seguendo esempio dei movimenti d’oltralpe, e il corteo dei metalmeccanici previsto a Vicenza il 9 giugno.
Sabato prossimo anche il Fronte Palestina di Milano scenderà in piazza, in risposta sia all’appello del S.I. Cobas sia a quello del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che ha invitato a mobilitarsi contro un’altra scellerata iniziativa del governo francese: la proposta di una “conferenza di pace” per la Palestina, che ha il non celato obiettivo di liquidare i diritti del popolo palestinese, in particolare il diritto al ritorno dei profughi nelle loro case e nelle loro terre.
Abbiamo concluso con la notizia dell’imminente scarcerazione della compagna Kahlida Jarrar, e rilanciando l’appuntamento a Padova per sabato 4 giugno alle 10:00, in Piazza delle Erbe, contro crisi, guerra disoccupazione e precarietà per il diritto all’abitare e allo studio.
Buon ascolto!