Poema pedagogico. Una chiacchierata con Cristiano Armati.

Dalla te giorni Chinatown Resiste ai nostri microfoni Cristiano Armati della Red Star Press. La casa editrice ha recentemente ridato alle stampe Poema Pedagogico di Anton S. Makarenko dopo quaranta anni dall’ultima sua pubblicazione in Italia. Con Cristiano parliamo di questo libro, della sua attualità, della cesure che segna e dell’oblio a cui la storia scritta dai vincitori lo ha relegato, buon ascolto.

Dal fronte copertina:
Nella futura Unione Sovietica, gli eventi rivoluzionari che culminarono nell’Ottobre del 1917 furono, prima di tutto, un momento di rottura radicale con l’immobilismo autocratico che aveva contrassegnato secoli di dominio zarista. Infatti, a una lunga era in cui il destino sociale degli oppressi non poteva offrire possibilità troppo diverse dal nascere servo della gleba per morire servo della gleba, fece seguito un’epoca nuova: un assetto sociale in cui i figli dei carpentieri diventavano astronauti e in cui, dalle grandi metropoli fino ai villaggi più remoti, l’istruzione sarebbe stata a portata di mano per milioni di bambini e bambine, altrimenti destinati ad un lavoro precoce e schiavile. Anche rispetto agli adulti, contadini o operai non importa, le occasioni di una formazione continua non sarebbero mancate e, il tutto, grazie al dispiegamento di un potere popolare capace di sottrarre il campo dei “diritti” al dominio della merce, luogo in cui lo Stato borghese lo aveva, di fatto, confinato. Anton S. Makarenko vive e lavora nel cuore di simili stravolgimenti. E se l’essere umano poteva dirsi frutto della società in cui era accolto, il pedagogista sovietico studia in tempo reale la necessità di fare della libertà un bene comune e della disciplina di uno strumento che, estrapolato da qualunque ordine del discorso repressivo, avrebbe potuto mettere l’individuo nelle condizioni di affrontare il processo dialettico che lega il sé all’altro in una prospettiva collettiva. E’ a partire da simili presupposti che Makarenko scrive “Poema Pedagogico”, capolavoro che, pur restando un punto fermo delle scienze dell’ educazione, si rivela presto in grado di valicare i confini specialistici per affermarsi come un classico senza tempo, un grande romanzo e una lettura obbligata per chiunque intenda interrogarsi su uno degli aspetti più importanti dell’avventura umana: essere se stessi all’interno della società”.