Rassegna 15 settembre

Dalla cronaca locale: diamo notizia di 2 flashmob degli studenti in città e ci soffermiamo sulla scuola e sul diritto allo studio (carente) dando alcuni dati sulle classi sempre più affollate, sulla grande richiesta di insegnanti di sostegno e sui lavoratori precari.

Dalla cronaca nazionale: rimanendo in tema di scuola e di lavoro, diamo notizia dello sciopero nazionale indetto da Usb dei lavoratori delle pulizie delle scuole. Seguono considerazioni sul corteo di sabato lungo le principali vie del centro di Piacenza, una manifestazione forte e determinata, organizzata dai Si.Cobas, che ha ribadito la solidarietà e il sostegno ai facchini in lotta, ora licenziati, che lavoravano presso l’Hub piacentino dell’Ikea sotto la cooperativa San Martino. Dopo il collegamento già effettuato durante la 3 giorni di RadiAzione, ridiamo notizia della grande partecipazione alla manifestazione in Sardegna a Capo Frasca contro le basi, le esercitazioni militari e contro la guerra imperialista. Proseguiamo con aggiornamenti No Tav con la probabile visita tra 2 giorni del premier Renzi a Chiomonte, mentre ricominceranno a breve il maxiprocesso che vede coinvolti 53 imputati, accusati di aver resistito allo sgombero della Maddalena il 27 giugno 2011 e averla assediata il 3 luglio 2011 e il processo contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò;  rilanciamo quindi la presenza solidale in occasione della ripresa delle udienze in aula bunker nei confronti dei 4 compagni, il 18 settembre alle 9 a Torino.

Dalla cronaca internazionale diamo notizia del rifiuto da parte di 43 riservisti dell’unità israeliana 8200 di tornare a servire; la 8200 è l’unità più segreta dell’esercito che persegue lo spionaggio di ogni aspetto della vita del popolo palestinese e, in una lettera indirizzata al premier israeliano, svelano tali meccanismi di controllo. A tal proposito leggiamo un contributo del Fronte Palestina.

Con il compagno del collettivo Tazebao, nella rubrica internazionale, riprendiamo la questione ucraina, data la notizia di questa mattina del via, da oggi fino al 26 settembre, alle esercitazioni militari a cui partecipano circa 1200 soldati di Usa, Canada, Georgia, Polonia, Lettonia, Lituania, Moldova, Romania, Bulgaria, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Azerbaigian. Presenti anche ufficiali Nato. Le manovre, denominate “Rapid Trident 14”, si terranno al poligono Yavorivski, nella regione di Lviv (Leopoli) e gli Usa hanno inviato 200 militari della 173/ma divisione di fanteria con base in Italia.

Diamo alcuni dati sul conflitto che smascherano quelli forniti dall’Onu e dati relativi alle condizioni delle popolazioni nelle Repubbliche di Donetsk e Lugansk; quindi cerchiamo di articolare un approfondimento, a partire dalle dichiarazioni del presidente ucraino Poroshenko che ha auspicato l’ottenimento, in un “prossimo futuro”, di uno status speciale di cooperazione con la Nato, in una conferenza stampa a Kiev in cui ha parlato della sua visita ufficiale negli Stati Uniti questa settimana.

Nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato Hassan Rohani a margine di un summit in Tagkistan della Shanghai Cooperation Organization (organizzazione regionale che comprende la Cina e diverse repubbliche ex sovietiche), rilanciando l’importanza della cooperazione tra Mosca e Teheran. Dal punto di vista economico approfondiamo la notizia del rinvio dell’entrata in vigore dell'”accordo di libero scambio” tra l’Ucraina e l’Ue al 31 dicembre 2015, dopo l’incontro trilaterale Ue-Ucraina-Russia. Concludiamo con il rilancio della solidarietà al popolo ucraino in lotta contro il regime golpista di Kiev e i suoi alleati.

Terminiamo la rassegna rilanciando le iniziative del weekend in città.

Buon ascolto!

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