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Pace sociale #17

palestina una terra cancellataNella puntata #17 di Pace Sociale, il programma che piace a? Nessuno! Cerchiamo di dare un contributo alla settimana contro l’apartheid israeliana presentando il libro “Palestina: una terra cancellata dalle mappe. Dieci domande sul sionismo – Atti del convegno di Roma a cura del Forum Palestina” Rinascita Edizioni

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pace sociale 17

“Perché dovremmo occuparci del Sionismo? Il Sionismo è storia, pura ideologia, e dobbiamo concentrarci sulla vera realtà politica, non sulle ideologie”. Frasi del genere non sono inusuali nel movimento di solidarietà alla Palestina, e necessitano di una risposta, perché il Sionismo non è né pura ideologia, né una questione del passato, ma un movimento politico esistente, incarnato dallo Stato di Israele e dalla sua politica.
Senza una chiara analisi sulla natura del Sionismo, non si può capire il fallimento del “processo di pace” e il suo sistematico sabotaggio da parte dello Stato di Israele. Senza capire il Sionismo, è quasi impossibile cercare di prevedere le prossime mosse della leadership israeliana.
Dalla relazione di Michael Warshawski Il convegno

Ebraismo e sionismo indicano due realtà non necessariamente collegate, e confonderle è un grave errore. Prima della fondazione dello Stato di Israele ciò era molto chiaro, in quanto solo una parte del mondo ebraico, e neppure la più consistente, si identificava nel sionismo. Dopo il ’48 lo Stato di Israele ha fatto di tutto per far apparire i due termini collegati e confusi, ma non tutti gli ebrei del mondo sono sionisti e neppure tutti gli ebrei israeliani. L’equiparazione dei due termini è un modo per vanificare ogni giusta critica all’operato dello stato israeliano che si fonda sull’ideologia sionista.
Dalla relazione di Miryam Marino

Le origini della questione palestinese coincidono in definitiva non con la presenza degli ebrei in Palestina ma con il formarsi di un movimento coloniale sostenuto da una elite intellettuale ed economica ebraica che aveva come finalità la realizzazione di un progetto economico con profonde radici religiose. Il peccato originale del sionismo fu sin dall’inizio l’atteggiamento mistificatorio ed elusivo nei confronti dei diritti civili e politici degli arabi palestinesi, la scelta cioè di una contrapposizione aprioristica nei confronti di una comunità considerata inferiore, giuridicamente e culturalmente. I padri fondatori dello Stato di Israele sono tutti stati assertori, ideatori e attivisti della politica del Muro di ferro ideata da Jabotinsky e della lotta armata contro gli arabi: le basi del conflitto furono poste assai prima della tragedia dell’Olocausto.
Dalla relazione di Stefania Limiti