Napoli – ancora verso il 25 Aprile

10426317_535580606582884_2257956628370615382_nCollegamento telefonico con i compagni di Napoli della Mensa Occupata sul corteo del 25 Aprile, per cui la questura ha vietato la richiesta di percorso che dovrebbe passare in via Foria in cui c’è la sede storica del MSI e attualmente utilizzata da CasaPound.

Venerdi 24 aprile

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25 APRILE: Vietato il percorso del corteo antifascista!

Nelle informazioni girate ieri dai contatti della Rete Antifascista Napoletana e dalle realtà aderenti al percorso di costruzione del 25 Aprile, preannunciavamo un ostracismo da parte della questura, che anticipava una difficoltà nel poter autorizzare il percorso del corteo proposto dalla Rete.

Nella serata di ieri, successivamente a un vertice tra il questore, il prefetto e gli organi competenti nella gestione dell’ordine pubblico, è stato ribadito il divieto per il corteo a passare da Via Foria. L’intero corteo e la Rete Antifascista tutta ha sottolineato in queste settimane l’importanza di passare per pezzi della città dove il silenzio sulla stragi dei migranti e sulle derive xenofobe e razziste di questo paese alimenta un clima di odio nei confronti del diverso e di guerra tra poveri.

Su Via Foria è presente la storica sede dei fascisti a Napoli, la Berta. Lo stabile ha ospitato per anni la sede dell’MSI, ed è da lì che 40 anni fa una molotov lanciata dagli sgherri del segretario della sezione, Michele Florino, uccisero Iolanda Palladino, bruciata viva dopo quattro giorni di agonia. Oggi quella sede è stata data in lascito alla figlia di Florino, e concessa al nuovo gruppo esponente del neofascismo in città, quello di Casapound.

L’intenzione, dichiarata, del corteo, era quella di passare per quelle strade e per un quartiere che come tanti altri della città di Napoli subisce pesantemente lo scotto della crisi, e la propaganda razzista e fascista di organizzazioni come Casapound mira ad indirizzarlo nell’odio contro il diverso.

E’ paradossale che nel 70° anniversario dalla liberazione, a 40 anni dalla morte di Iolanda Palladino, per la quale avremmo affisso una targa di fronte al luogo dove fu brutalmente uccisa, una parte della città venga vietata al corteo antifascista. Un corteo composto da comitati di lotta, movimenti sociali, gruppi di migranti, e realtà democratiche che portano ancora oggi la storia della cacciata dai nazifascista, tenuto interamente in ostaggio da un gruppuscolo di 20 neofascisti.

Il 25 Aprile partiremo da piazza Garibaldi e attraverseremo in tutti i modi quel quartiere e quelle strade, e nessun impedimento dettato esclusivamente dalla volontà politica di equiparare i fascisti, aggressori e servi dei poteri forti, ai movimenti sociali e politici della città che ogni giorno propongono un’alternativa reale all’austerity e alle politiche di macelleria sociale, potrà bloccare la piazza!

Né con Renzi, né con Salvini
Affondiamo il barcone del fascismo e del razzismo
Per una nuova resistenza!

Rete Antifascista Napoletana