Firenze, Contro la guerra e la NATO.

In concomitanza con l’anniversario della nascista della NATO, il movimeto fiorentino antifascista e contro la guerra si prende le strade della città con un corteo a una settimana da quello del 9 aprile contro l’accusa di associazione a delinquere rivolta a 86 compagni della città. La piazza toscana si popola di rabbia verso l’escalation di violenza guerrafondaia che si sta sviluppando sia sul fronte esterno che su quello interno.

Di seguito l’intervista e il comunicato di rilancio

Le
vostre guerre, i nostri morti!Contro
la guerra e la NATO, contro il fascismo, per la solidarietà
internazionale!

Il
tragico attentato di Bruxelles ha, di nuovo, mostrato che la GUERRA è
oggi una realtà concreta che non attraversa solo il Medio Oriente o
paesi vicini ma riguarda tutti noi. Le guerre sono combattute dai
governi, dalle classi dominanti, dalle fazioni in lotta per petrolio
e controllo dei territori ma i morti ancora una volta sono Nostri
morti, persone comuni, come a Parigi, ammazzate nella metro o in
aeroporto, sacrificate sull’altare degli interessi che si scontrano.
Lo
stato italiano è pienamente coinvolto e responsabile di questo
scenario tragico, avendo partecipato a tutte le aggressioni promosse
dalla NATO e dalla UE. I mostri evocati da queste politiche
imperialiste stanno portando gli incubi della guerra anche sul
territorio europeo e, mentre si continuano a tagliare le spese
sociali ma non le spese militari che anzi aumentano sempre di più,
attraverso la politica dell’emergenza i governi europei si apprestano
a restringere ulteriormente gli spazi di democrazia, ad inasprire le
proprie politiche repressive, a militarizzare sempre più i
territori.
Anche
se Renzi e Mattarella parlano, proprio il giorno prima delle bombe,
di guerra che non c’è e cercano di nascondere la verità, la
macchina bellica gira già a pieno regime. Il governo italiano,
incitato e sostenuto dagli USA e dalla NATO, si prepara a
ripercorrere i passi della politica coloniale liberale e fascista,
ritornando in armi sul territorio della Libia, come hanno scritto i
giornali, “con la più grande operazione militare dal 1943”.
Un’avventura militare che rientra in uno scenario di guerra
generalizzata, una guerra condotta in nome di grandi interessi, come
gli investimenti petroliferi dell’ENI in Libia, che si scontrano con
sempre maggiore violenza e travolgono il mondo intero in una spirale
di lutti e sofferenze immani. Interessi nel cui nome intere
popolazioni vengono sradicate dalla propria terra per essere
trasformate in forza lavoro sfruttabile a piacimento, oppure
finiscono a fare carne da macello per la tratta di esseri umani e per
le bombe.
Le
immagini del campo di Idomeni in Grecia, uomini donne e bambini
lasciati nel fango per giorni, che muoiono annegando nel tentativo di
rompere i confini sempre più militarizzati della “Fortezza
Europa”, ci dicono, una volta di più, che siamo governati da
assassini senza scrupoli o pietà. Sicuramente vedremo nelle prossime
settimane quali conseguenze criminali produrrà il nuovo accordo tra
la UE e il boia Erdogan, un accordo realizzato sulla pelle dei più
disperati, dove centinaia di migliaia di esseri umani sono oggetto di
scambio tra le potenze come fossero bestiame.
In
questo quadro si inseriscono i fascisti, che scendono in piazza a
Firenze a loro dire “per la patria”, in realtà per rilanciare e
sfruttare a proprio beneficio la spinta reazionaria e guerrafondaia
del governo Renzi; dietro agli strumentali richiami dei fascisti alla
giustizia sociale ed al bene della patria per attirare consensi
popolari, si nascondono le politiche di guerra, cui il fascismo si
lega indissolubilmente, e di sfruttamento, di attacco ai diritti dei
lavoratori, di repressione, di imposizione di una gerarchia assoluta
sui luoghi di lavoro. La cosiddetta politica sociale del fascismo si
esprime attraverso la militarizzazione della vita quotidiana. La
Storia ci insegna che vogliono in realtà spingere la popolazione a
gettarsi in una politica di aggressione contro gli altri popoli, una
politica di rapina e di sterminio, come le avventure coloniali
italiane in Africa: 500mila, tra resistenti e civili, caduti a causa
della repressione militare, delle stragi indiscriminate e delle
deportazioni di intere popolazioni. Una politica criminale che, è
bene ricordare, ha portato al disastro la stessa popolazione
italiana, lasciando come eredità lutti, stragi e un paese
distrutto.
Contro
i fantasmi di un passato che non deve tornare, contro le guerre, di
fronte alle intenzioni criminali del governo Renzi e alle
provocazioni dei fascisti, in occasione delle mobilitazioni nazionali
per l’anniversario della nascita della NATO, la Firenze migliore,
la Firenze antifascista e partigiana, la Firenze solidale e
internazionalista, la Firenze dei lavoratori, dei disoccupati, degli
studenti, si riprende le strade per rifiutare le politiche di guerra,
e ribadire che l’unica soluzione per un mondo libero dalla guerra è
un mondo in cui sfruttamento, razzismo e fascismo siano
definitivamente cancellati.
Contro
vecchi e nuovi fascismi, contro la NATO e le politiche di guerra!
CORTEO
ANTIFASCISTA CONTRO LA GUERRA E LA NATO
SABATO 2
APRILE ORE 15,30 PIAZZA S. MARCO
Firenze
Antifascista – Assemblea fiorentina contro la guerra e la NATO