Millenovecentoquattordici #73
Frutti di guerra, Giuseppe Mitelli, incisore, 1692.
Li raccogliamo così come sono, questi frutti, e li accogliamo alla mensa della narrazione popolare, che non è fatta di eroi, né di duri e puri. Sono frutti ammaccati, mutilati, a volte marci.. e abbattuti per terra. Frutti della terra. Nessuna gloria, nessun onore e nessuna pietà.
“Ingiurio il guerriero” diceva il fante di prima linea all’imboscato in infermeria.. Stiamo ancora, col tenente, nel fango, a fare i conti di chi resta e dei resti. Buon anno nuovo!