Sex Work: intervista speciale al collettivo Ombre Rosse

Di questi giorni la notizia dell’assassinio di tre donne a Roma. Erano donne, lavoratrici, madri, sorelle, figlie, ma nei media mainstream la notizia ha risalto solo grazie al pericolo del “serial killer”. Già, perché le “prostitute” ammazzate o che subiscono violenze di solito vengono liquidate con trafiletti, se non ignorate.
In questo speciale abbiamo intervistato una militante del collettivo di sex worker e alleate ‘Ombre Rosse’, una rappresentante dell’associazione Mimosa e una compagna di Non Una Di Meno Padova, perché crediamo che in tema di sex work sia giusto dare voce direttamente alle interessate e a chi ha un contatto diretto con chi ha scelto, per sfuggire a guerre e miseria, per sfamare i propri figli o solo per arrotondare lavori sottopagati di vendere servizi sessuali.
Il tema dell’intervista è un libro da poco tradotto in italiano “Prostitute in rivolta. La lotta per i diritti delle sex worker”, scritto da due attiviste femministe che lavorano come sex worker, Juno Mac e Molly Smith, in cui il collettivo Ombre Rosse firma la postfazione.

È un testo che smonta i luoghi comuni e, con dati alla mano, mostra come le politiche repressive, di criminalizzazione e anche di “legalizzazione” siano tra le cause della violenza che subiscono quotidianamente le sex worker e di come le politiche migratorie degli stati capitalisti siano la vera causa della tratta.

Come sottolinea la compagna di Ombre Rosse ricordiamo che sabato 26 novembre, in occasione della manifestazione nazionale a Roma per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne e di genere, ci sarà anche lo spezzone delle sex worker in lotta e alleate.

L’intervista è a più voci, sicché un po’ lunghetta, per cui mettetevi comodi… e buon ascolto!