La Mia vita Con Lenin
Cristiano Armati (Red Star Press) presenta “La mia vita con Lenin” di Nadezda Krupskaja, a Padova al circolo “Il Picchetto”. Dal fronte copertina: “Correva l’anno 1894 quando, in quel di Pietroburgo, Nadežda Konstantinovna Krupskaja, giovane maestra di idee rivoluzionarie, incontrò Vladimir Lenin, arrivato da poco in città ma già noto per gli scritti con cui riusciva a trasmettere agli operai e agli intellettuali il vero «spirito vivente del marxismo». Insieme, Vladimir Lenin e Nadežda Krupskaja ebbero il tempo di dare vita all’organizzazione “Unione di lotta per l’emancipazione della classe operaia” prima di essere intercettati dalla polizia zarista e condannati alla deportazione. Sarà proprio in Siberia, in effetti, che i due militanti sceglieranno di sposarsi, condividendo, da quel momento in poi, una vita interamente votata alla causa del socialismo. La dura repressione zarista, la faticosa propaganda clandestina, l’inesorabile lotta per la difesa dei principi bolscevichi ma, al culmine di incredibili sforzi e fughe in tutta Europa, anche gli eventi che condurranno alla Rivoluzione d’Ottobre, sono solo alcuni dei fili conduttori del libro. Autentico classico del movimento operaio, “La mia vita con Lenin” è un documento di imprescindibile valore storico e letterario e, al tempo stesso, la testimonianza in prima persona di un’avventura umana e politica destinata a cambiare il mondo”.
Un testo che afferma sempre l’importanza di ricercare la dialettica tra teoria e prassi, restituendo umanità a persone non mitologiche, ma reali e in trasformazione, mettendo al centro la storia di un’esperienza collettiva.
Un libro che contestualizza orientamenti, influenze, interessi, inchieste, scelte e lotte, immergendoci nel movimento reale dell’epoca, ma restituendoci anche esperienze estremamente concrete, come la scuola domenicale per lavoratrici e lavoratori.
Quella di Nadezda Krupskaja sarà una vita dedicata alla Rivoluzione, alla liquidazione dell’analfabetismo, alla riforma pedagogica dell’istruzione, per una scuola che non serva all’autoaffermazione personale, ma che sia strumento di tutti per la sintesi tra crescita individuale e lavoro sociale collettivo.
“Il marxismo mi ha dato la felicità più grande che una persona possa sognare: sapere dove andare, la quieta fiducia nell’esito finale della causa a cui si è legata la propria vita”.
Buon ascolto!
presentazione armati 19-11-2019