Rassegna Stampa 22 dicembre 2014

Dalla cronaca locale/regionale

La protesta dei lavoratori e delle lavoratrici della Provincia, in occupazione e presidio continuo (anche notturno) fino ad oggi nella sala del Consiglio a palazzo Santo Stefano, a Padova.

Devastazione del territorio: i casi dei disastri impuniti di Porto Marghera e del “Mercante di rifiuti”.

Appuntamenti settimanali e prossimi a Padova.

Dalla cronaca nazionale

Diamo notizia di 14 arresti di esponenenti di un gruppo fascista clandestino.

Ritornando alle tematiche della distruzione del territorio e della speculazione edilizia parliamo della devastazione della Val Pescara ad opera della Montedison. Anche in questo caso, analogamente al recente processo Eternit, non c’è nessun responsabile, a conferma della tutela assoluta di chi inquina e devasta.

Aggiornamenti No Tav: blocchi al cantiere TAV di Isoverde-Cravasco in Val Verde e nuovi indirizzi dei compagni Francesco e Graziano trasferiti nel carcere di Ferrara in AS2 (Graziano Mazzarelli, Francesco Sala c/o C.C. via dell’Arginone, 327 – 44122 Ferrara; Lucio Alberti c/o C.C. via Cassano Magnago 102 – 21052 Busto Arsizio Varese).

Nuovo stadio a Roma: la realizzazione di un milione di metri cubi, dedicati a tre grattacieli alti cento metri ciascuno e a un centro commerciale, di cui il vicino Stadio sarà solo la ventesima parte. Si passa così magicamente dal “solo” Stadio al Mega Centro Direzionale grazie ad una errata applicazione del “contributo straordinario”.

Nella rubrica internazionale, con un compagno del collettivo Tazebao, approfondiamo il presunto disgelo tra Cuba e gli USA, utilizzando la notizia enfatizzata dai media come particolare per un’analisi più generale e complessiva dello scenario. Infatti mentre molti plaudono alle dichiarazioni di Obama, lo stesso ha firmato le sanzioni contro il Venezuela decise prima dal Senato e poi dalla Camera dei Rappresentanti, rendendo operative le misure adottate contro “i funzionari venezuelani responsabili di violazioni dei diritti umani” (che prevedono il congelamento dei loro beni eventualmente detenuti negli USA o in paesi legati a Washington e la negazione dei visti). Il Venezuela non a caso rifornisce Cuba del petrolio fondamentale per la sua sopravvivenza e insieme all’isola rappresenta uno dei due assi portanti dell’Alba, l’Alleanza economica bolivariana. Prima gli Usa hanno tentato di destabilizzare il paese latino tramite fantomatiche mobilitazioni di piazza e ora accelerano sull’abbassamento del prezzo del greggio nel tentativo di provocarne il default economico. Collochiamo queste mosse nello scenario mondiale che vede altri importanti passaggi quali il dichiarato disgelo con l’Iran, al fine ultimo di colpire la Russia e la Cina.

In Turchia la polizia attacca corteo per la scuola pubblica e laica: almeno cento arresti.

Buon ascolto!

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