Rassegna stampa 2 agosto 2015

Dalla cronaca locale alcuni aggiornamenti e riflessioni sul caso di Mauro Guerra, ucciso mercoledì a Sant’Urbano da uno dei carabinieri che l’avevano inseguito e ammanettato. Parliamo quindi di Tso e della solidarietà espressa da Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. Stasera alle 21.30 partirà una fiaccolata dall’abitazione di via Roma 36, proseguendo sulla via, per il centro di Carmignano, fino al luogo in cui è stato ucciso.

Proseguiamo con informazioni sui nuovi arrivi di profughi all’ex caserma Prandina e sulla divisione del fronte del “sì” e del “no” dei 104 sindaci dei comuni invitati all’incontro con Governo e Prefetto.

Aggiornamenti sul campo comunale di via Dottesio.

Dalla cronaca nazionale parliamo di Expo: i dipendenti dell’accoglienza devono sempre sorridere, ma è vietato loro bere, mangiare e sedersi per 8 ore consecutive.

Rilanciamo un appuntamento solidale con le detenute di Pozzuoli oggi alle 17 ai giardinetti davanti al carcere femminile, con musica e microfono aperto, a cura di Parenti e Amici delle detenute di Pozzuoli.

Nella rubrica con un compagno del collettivo Tazebao, oggi approfondiamo la strage di stato di matrice fascista a Bologna il 2 agosto 1980.

Dalla constatazione della disinformazione condotta dai media mainstream alle riflessioni sulla mancanza della scritta “strage di stato” sulla targa che commemora le 85 vittime. Accenniamo al contesto del 1980 e alle sue specificità, trattando anche alcune delle altre stragi di stato. Infine un approfondimento e delle riflessioni sulle dichiarazioni di qualche anno fa di Cossiga che sostenne ancora la bugia della cosiddetta pista palestinese. Non crediamo sia casuale che alcuni politicanti la rispolverino nel momento in cui Israele è l’ospite d’onore ad Expo 2015.

Dalla cronaca internazionale parliamo della riforma voluta dal presidente giapponese Shinzo Abe per estendere l’azione delle forze armate all’estero e difendere gli alleati in caso di attacco, in particolare gli Usa. Approfondiamo come l’articolo 9 della Costituzione possa essere aggirato e come il Giappone si prostri alle indicazioni statunitensi che temono un’ulteriore ascesa della Cina nell’area. Il tasso di popolarià del presidente continua la sua caduta e il popolo giapponese manifesta la sua ostilità ai piani di guerra.

Concludendo la trasmissione, ricordiamo il piccolo Ali Saad Dawabesh, un anno e mezzo, bruciato vivo venerdì nel villaggio di Duma per mano dei coloni israeliani.

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