Tamburi Rossi 5 giugno
Abbiamo aperto la trasmissione di oggi leggendo alcuni aggiornamenti sul Donbass, dove il 2 giugno, mentre in Italia sfilavano le forze armate in occasione della festa della Repubblica, a Lugansk ricorre il triste anniversario del primo bombardamento nel 2014 da parte del governo golpista e (sempre più) nazista di Kiev. In Moldavia nel frattempo si sta inasprendo lo scontro politico tra i filorussi e i prezzolati dagli imperialisti USA e UE.
Siamo quindi passati alla situazione in Medioriente: in Libano si prospetta un possibile attacco militare a Hezbollah da parte di Israele e ancora una volta appoggiato dagli USA, che con l’amministrazione Trump sembra aver dato un nuovo impulso alla politica aggressiva di Netanyau. La recente visita di Trump ha anche portato, nella ricerca di un capro espiatorio tra le petromonarchie del Golfo sulla “questione terrorismo”, ad una clamorosa rottura diplomatica di Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Bahrain con il Qatar.
Ci siamo poi collegati con Fabio, del Collettivo Up-Attivismo Critico di Trieste, che ha subito una misura disciplinare da parte dell’ateneo per via della loro attività, evidentemente scomoda a livello istituzionale, in supporto al BDS e in contrasto con la politica sionista ai danni del popolo palestinese.
Abbiamo concluso la puntata parlando proprio di Palestina, con la lettura di un comunicato del compagno Ahmad Sada’at sul recentemente concluso sciopero della fame portato avanti dai prigionieri palestinesi e con alcuni aggiornamenti: dagli attacchi alla stampa da parte della sempre più collaborazionista ANP alle critiche condizioni del popolo palestinese a Gaza dovute all’embargo e all’aggressione israeliana, alla drammatica situazione dei palestinesi di Gerusalemme colpiti di continui espropri.
Buon ascolto!