Tamburi rossi 27 novembre

FergusonAbbiamo aperto la puntata di oggi con alcuni aggiornamenti internazionali. Abbiamo parlato del Messico, dove la rabbia della popolazione ha invaso diverse città chiedendo verità e giustizia per il rapimento dei 43 studenti della scuola Normal di Ayotzinapa.

Abbiamo poi letto della proposta di condanna al nazismo presentata dalla Russia all’ONU, osteggiata da USA, Canada e Ucraina, e che ha visto l’UE astenersi dal voto. All’interno di questo scenario l’Ucraina entro 10 giorni approverà il nuovo governo di destra, ancora più vicino agli interessi statunitensi piuttosto che a quelli europei.

Siamo passati poi alla situazione negli Stati Uniti, dove sono esplose forti rivolte popolari dopo che il poliziotto che quest’estate aveva assassinato Michael Brown, diciottenne afroamericano, è stato scagionato. A sostegno di queste sommosse popolari si è espresso anche il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, denunciando l’ingiustizia razzista a Ferguson e negli USA, e sostenendo la resistenza contro l’oppressione.

La seconda parte della trasmissione è stata dedicata alla situazione in Palestina. Abbiamo iniziato leggendo il comunicato del FPLP, che rivendica l’attentato di Har Nof, un centro sionista “talmudico” che quotidianamente forma gli assassini sionisti che vanno in giro armati, pronti a colpire i palestinesi.

Sono stati letti poi due articoli che rilanciano la sempre più chiara intenzione di Israele di creare una “nazione ebraica”, negando quindi l’esistenza di qualunque elemento non ebraico all’interno dei suoi confini.

La puntata si è conclusa con l’intervista ad una compagna del Fronte Palestina di Milano che ha rilanciato il presidio che si svolgerà sabato 29 novembre nel capoluogo lombardo in solidarietà con la Resistenza palestinese.

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