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Tamburi rossi 19 gennaio

Abbiamo aperto la trasmissione con il consueto appuntamento con Larisa, la nostra “Voce antifascista dalla Novorossiya” per un’aggiornamento su quanto accaduto nelle Repubbliche Popolari durante questa settimana. Abbiamo letto di come i rapporti interni alla borghesia Ucraina si stiano deteriorando per via dei differenti interessi che condizionano i rapporti con la Russia; in seguito abbiamo riportato un comunicato della InterUnit sulla sospensione delle attività militari.

Successivamente siamo passati a parlare dell’”eredità” che l’ormai ex presidente USA Barak Obama ha lasciato nello scenario politico internazionale: il martirio del popolo siriano e gli accordi in funzione antirussa, il sostegno al regime golpista di Kiev, il numero record di bombe sganciate e le unità militare dispiegate in 138 paesi. Ma nei suoi ultimi mesi di mandato Obama si  è soprattutto prodigato per “avvelenare i pozzi” al suo successore Donald Trump, demonizzato sin da subito soprattutto per i suoi stretti rapporti con Putin, in contrasto con la linea scelta negli ultimi anni dai “democratici”, e a cui hanno deciso di aderire anche alcuni degli uomini scelti dal nuovo presidente.

Un punto su cui Obama e Trump sembrano concordare è però l’amicizia con il regime sionista: il neo eletto vorrebbe infatti trasferire da Tel Aviv a Gerusalemme l’ambasciata USA. Abbiamo concluso la puntata dando alcuni aggiornamenti proprio sulla situazione in Palestina, dove solo nel 2016 sono stati arrestati 125 pescatori e uccisi 117 cittadini, tra cui moltissimi minorenni.

Buon ascolto!

Tamburi Rossi – diretta-2017-01-19-20:00:00