Tamburi Rossi 17 novembre
Abbiamo aperto la trasmissione di oggi parlando delle recenti incursioni terroristiche compiute in Donbass e dei tentativi di promuovere attentati in Crimea ad opera del governo golpista di Kiev.
Siamo quindi passati a parlare della situazione in Grecia, dove il governo Tsipras, la cui popolarità va sempre più a picco a causa dei tagli e delle privatizzazioni, sta venendo aspramente contrastato nelle piazze da pensionati e studenti, in protesta contro la nuova riforma sull’istruzione, non molto diversa dalla “buona scuola” di Renzi. Altre manifestazioni e scontri sono sorti inoltre in occasione della visita del presidente USA uscente, l’immeritatissimo Nobel per la pace Barak Obama.
Parlando di Stati Uniti e delle recenti elezioni presidenziali, abbiamo visto come il cambio di guardia nella Casa Bianca non muta le mire di egemonia imperialista. Trump eredita, infatti, dai democratici Obama e Clinton sei anni di conflitti in tutto il mondo all’insegna delle crociate contro i loro maggiori avversari economici, Russia e Cina. Se dalla campagna elettorale Trump sembra voler alleggerire la pressione su Mosca per promuovere un maggiore impegno contro la Cina, sarà sul piatto mediorientale che nei prossimi mesi si manifesteranno i primi sviluppi della politica estera statunitese a marchio Trump. Nel frattempo diversi paesi europei, in particolare il governo inglese, spingono per emanciparsi dalla NATO attraverso la costituzione dell’Esercito Europeo, che richiederà nuovi ingenti sforzi economici a spese, come sempre, dei cittadini.
Ci siamo quindi collegati con un compagno di Cagliari del Movimento Sardo Contro l’Occupazione Militare che ha presentato i prossimi appuntamenti e in particolare la manifestazione contro l’occupazione militare prevista per mercoledì 23 novembre alle 10.00 a Capo Frasca. Durante l’intervista si è anche parlato dell’impegno degli studenti del Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna nella campagna di boicottaggio accademico.
Per concludere, abbiamo dato alcuni aggiornamenti sulla Palestina, dove in soli 2 mesi si sono verificate 507 violazioni, tra cui 191 arresti politici e 164 interrogatori a danno di palestinesi, da parte dell’ANP, sempre più complice del governo sionista. Decine di donne palestinesi, mercoledì pomeriggio a Nablus, sono scese in strada per protestare contro questa ondata di violenza, mentre l’esercito sionista invadeva un’università a Ramallahy ferendo tre studenti.
Buon Ascolto!
Tamburi Rossi 17 novembre – Diretta-2016-11-17-20:00:00