Tamburi Rossi 14 gennaio
Prima puntata dell’anno per Tamburi Rossi, ricchissima di aggiornamenti sia nazionali che internazionali. Siamo partiti con alcune notizie dall’Italia, notando le contraddizioni della ministra Trenta, ora cantatrice per la pace, ora manichina in mimetica per confermare l’impegno militare in Afghanistan; nel frattempo il nostro governo, insieme a tutti gli stati membri dell’Union Europea, ha concesso ufficilmente agli USA il territorio europeo come campo di battaglia nucleare in caso di conflitto. Abbiamo poi parlato dell’insurrezione dei minatori in Ucraina, ridotti alla fame e al freddo dalle speculazioni dell’oligarchia locale. Ci siamo quindi concentrati sulla situazione in Francia, dove prosegue la rivolta dei gilet gialli, tra cui si contano purtroppo già 12 morti e un enorme numero di feriti dall’inizio delle proteste a causa della repressione violenta del governo Macron. Nonostante ciò la mobilitazione non si arresta, al contrario si sta diffondendo in tutto il territorio francese. L’ultima parte della trasmissione è stata dedicata alla Palestina, dove migliaia di palestinesi, nonostante la prepotenza sionista e la chiusura del valico di Rafah, continuano ogni settimana a portare avanti la lotta con la Grande Marcia del ritorno. Abbiamo inoltre letto un’analisi di Khaled Barakat sul ruolo di Fatah oggi e sull’attuale situazione dell’OLP da una prospettiva di classe.
Buon ascolto!