Scatenati 26 settembre

manifesto_aldrovandi(1)La puntata si è aperta con la lettura e il commento delle dichiarazioni del ministro dell’interno Alfano, che, qualche settimana fa, dopo essere stato chiamato a prendere posizione sul cosiddetto “allarme terrorismo” in Italia, ha proposto di apportare delle modifiche ai reati che disciplinano tale materia. Queste affermazioni sono frutto del clima di guerra sul fronte esterno che si respira nella fase che stiamo vivendo. L’inasprimento in materia giudiziaria, in questo caso relativo ai reati di terrorismo, viene ipotizzato e poi attuato in momenti di emergenza che da sempre sono propizi per far passare la rimodulazione degli strumenti repressivi.  Oggi viene rispolverato lo spauracchio del terrorismo in riferimento all’Isis, che rappresenta un pericolo per gli imperialisti occidentali (U.S.A. e U.E.) che si vedono attaccare i loro interessi economici nel medioriente (in questo caso in Iraq) e sono di conseguenza chiamati a difenderli. A questa lettura è seguita quella di un articolo, tratto da Libero dissenso, nel quale viene data una risposta alle affermazioni di Alfano. Nel fare questi ragionamenti, non abbiamo potuto fare a meno di riferirci al pacchetto sicurezza del 2005, firmato dall’allora ministro Pisanu: quella legge venne emanata a sua volta per fronteggiare un’altra emergenza terrorismo, tesa a giustificare in quel caso le aggressioni imperialiste in Afghanistan e poi in Iraq. Va ricordato che il decreto Pisanu introdusse anche l’articolo 270 sexies del codice penale, articolo oggi usato contro i quattro compagni no tav in carcere dallo scorso 9 dicembre. Ciò a dimostrazione del fatto che norme approvate sulla scia dell’emergenza, vengono poi estese indiscriminatamente in qualsiasi circostanza. Dalla guerra sul fronte esterno ci siamo collegati a quella che i padroni, giorno dopo giorno, portano avanti sul fronte interno, fatta di manovre antiproletarie in tempi di crisi fino al largo uso della repressione contro le lotte, per arrivare anche a episodi di assassinii contro chi non è compatibile con i modelli che questa società impone. Da questo siamo passati a rilanciare due appuntamenti previsti per il fine settimana: infatti, il 25 settembre ricorre il nono anniversario dalla morte di Federico Aldrovandi, massacrato dalla polizia di Ferrara, dopo essere stato fermato per un banale controllo. Gli sbirri colpevoli di questo assassinio sono tutti stati reintegrati a prestare servizio: uno a Vicenza, due a Venezia e uno a Tarvisio (UD). Per questo motivo, sono stati organizzati dei presidi-volantinaggi di memoria e denuncia. Abbiamo intervistato un compagno di Vicenza che ha presentato il presidio di venerdì 26 settembre e ci siamo collegati anche con i compagni di Venezia, dove è previsto un volantinaggio per sabato 27. La seconda parte della trasmissione è stata dedicata a fare degli aggiornamenti sulla situazione dei compagni arrestati nell’ambito delle più recenti inchieste e che si trovano tuttora in carcere. In questi mesi, stanno contribuendo a far sorgere numerose proteste dentro alle prigioni: le abbiamo raccontate tramite le loro lettere.

 Ascolta la diretta!

11:30:00-Scatenati- venerdì 26 settembre – diretta-64kbps