Rione Palestro, Padova. Il piano casa lo fanno gli occupanti.
Il decreto Lupi è oramai prossimo ad essere approvato in parlamento, rendendo effettiva la pesante minaccia rivolta alle realtà attive nella lotta per la casa. Il famigerato articolo 5 infatti rappresenta un attacco pesante nei confronti di chi tra legalità e dignità ha scelto la seconda opzione, risolvendo in prima persona il proprio problema abitativo, occupando case vuote e sottraendole ai calcoli speculativi dei signori dell’edilizia invece che affidarsi circuiti assistenzialisti istituzionali tanto sottomissivi quanto inadeguati.
Lo sviluppo di reti e comitati di lotta per la casa e il sempre maggior numero di occupazioni, sono risposte decise a una miseria a cui sempre più persone vengono costrette da chi ci governa pur di salvaguardare la ricchezza di pochi. Gli stessi che di fronte alla crisi prodotta dal sistema economico di cui sono stati fautori e promotori, non sono disposti a concedere nulla, come dimostra il piano casa presentato dall’attuale ministro delle infrastrutture e dei trasporti in forza al governo di Matteo Renzi.
La settimana appena trascorsa ha visto, pertanto, una mobilitazione che ha investito tutto lo stivale, con iniziative diffuse in tutti i territori per ribadire la volontà di riappropriarsi di ciò viene ingiustamente negato a chi ne ha bisogno e per ribaltare il piano casa.
Anche a Padova registriamo fermento in tale direzione, con due nuove occupazioni di case Ater da parte di altrettanti nuclei coadiuvati dallo Sportello Antisfratto attivo in quartiere.
Di seguito riportiamo il comunicato dello Sportello e le relative interviste
LE CASE SFITTE O SI ASSEGNANO O SI OCCUPANO
Il 16 maggio due appartamenti di proprietà dell’Ater, lasciati colpevolmente sfitti, sono stati riaperti e occupati da due nuclei familiari che fino ad oggi hanno vissuto la mancanza di una dimora fissa.
Al giorno d’oggi, in questa città sempre più persone vivono sulla propria pelle (e quella dei propri figli) quello che di fatto è il “problema abitativo” nel suo complesso: sfratti per morosità più o meno incolpevoli, bollette sempre più care e affitti troppo elevati a fronte di una mancanza della manutenzione degli alloggi. Le istituzioni preposte e pagate da tutti noi per evitare e risolvere questi problemi non danno risposte nè soluzioni accettabili e dignitose.
Infatti a Padova le politiche abitative che vengono condotte dal Comune e dall’Ater sono più che altro indirizzate verso la svendita degli alloggi dell’edilizia popolare e al blocco, di fatto, delle assegnazioni di case a coloro che sono regolarmente iscritti alle liste di assegnazione presso l’Ufficio Casa del Comune. Per non parlare poi della condizione in cui versano gli alloggi assegnati, come ad esempio i condomini che si affacciano su Piazzetta Toselli, in cui diverse famiglie sono costrette a vivere con muffa sulle pareti e infiltrazioni di acqua dal tetto in aggiunta ai problemi con l’impianto di riscaldamento, problemi questi che dovrebbero essere risolti dall’Ater, ma che invece vengono puntualmente rimandati al giorno del mai. Ovviamente questo trattamento non riguarda “gli amichetti” che, come messo in luce dall’inchiesta Pantano dello scorso anno, possono aggirare le graduatorie e accedere direttamente a case agiate in pieno centro e a prezzi bassi con il beneplacito dell’Ater.
Di questa situazione non se ne può più!
Se le istituzioni non iniziano ad ascoltare e risolvere questi problemi, l’unica soluzione che possiamo praticare è quella di autorganizzarci per riprenderci quello che ci spetta! La casa è un diritto di tutti e ci è dovuta senza mezzi termini.
Crediamo che l’atto di occupare un alloggio, anche se illegale sia legittimo, in una società in cui è invece legale tenere delle case vuote quando ci sono persone che ne avrebbero bisogno o sfrattare coloro che non riescono a pagare l’affitto. Questa situazione ci costringe a compiere questo tipo di atto per sopravvivere e quindi lo faremo senza rimorsi proprio perché si tratta della nostra vita.
LA CASA NON E’ UNA MERCE
LE NOSTRE VITE NON SI SFRUTTANO
OCCUPARE È GIUSTO E NECESSARIO
i nuovi inquilini di via Lago Ascianghi
le compagne e i compagni dello Sportello Antisfratto
Intervista ad un attivista dello Sportello Antisfratto effettuata la mattina del 17 Maggio durante la quotidiana rass. stampa a cura di Radiazione.info
intervista occupazioni palestro 17 5 14
Intervista effettuata durante il pomeriggio di sabato 17 maggio durante la Rabbia del Sabato Sera.