Primo Maggio a Camp Derby contro la guerra!

Abbiamo intervista Federico Giusti del Comitato lavoratrici e Lavoratori contro la guerra, il quale ci ha presentato l’iniziativa del Primo Maggio che si terrà a Camp Darby fuori dalla base militare Yankee. https://www.facebook.com/events/187195975258614/ Questo è il testo di convocazione al presidio:

Lavoratrici e Lavoratori Contro la guerra, Per un primo maggio di lotta.
Presido alle 10:30 davanti l’ingresso di Camp Darby

Il nostro Paese continua a rendersi complice della politica di guerra di Usa, Francia e Gran Bretagna, lo fa semplicemente perseverando nella militarizzazione del nostro territorio che ospita innumerevoli basi militari NATO e Statunitensi di supporto e rifornimento alle guerre in corso.
Da anni viene calpestato l’articolo 11 della Costituzione-che recita: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».

L’attacco sferrato nei confronti della Siria, ancora una volta costruito su prove palesemente false circa l’utilizzo di armi chimiche al solo scopo di manipolare l’opinione pubblica ed orientarne il consenso verso la prosecuzione dell’aggressione imperialista nei confronti del Medio Oriente, è un atto inaccettabile. Altrettanto inaccettabile è la mattanza del popolo curdo e di quello palestinese reso possibile dal benestare Usa e NATO alle aggressioni di Turchia ed Israele. Queste guerre sono per il controllo delle materie prime e dei mercati, il territorio toscano è una area di guerra e se ci fosse una escalation vista la tensione tra le grandi potenze mondiali, alti sarebbero i rischi per questo territorio. Ormai prossima è la costruzione della ferrovia della guerra che permetterà il trasporto continuo delle armi dalla base militare di Camp Darby all’aeroporto militare. La ferrovia e la navigabilità del Fosso dei Navicelli sono la dimostrazione che le basi Usa e Nato acquistano un ruolo sempre piu’ nevralgico nelle strategie di guerra
Mentre ogni anno aumentano le spese militari per provocare morte e distruzione, mancano i soldi in investimenti per incrementare posti di lavoro e renderli stabili e sicuri, ricostruire le aree terremotate, riparare strade e scuole, e per la sanità pubblica.
Chiediamo a tutte le organizzazioni politiche e sindacali, alle associazioni, ai comitati, ai movimenti e a tutti i cittadini di partecipare al presidio che avrà luogo il 1° maggio a partire dalle 10:30, di fronte all’ingresso della base americana di Camp Darby, per far sentire il no delle lavoratrici e dei lavoratori alla Guerra Imperialista. Per un primo maggio contro la guerra e in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici. Per ribadire il nostro no alla militarizzazione dei territori

Federico Giusti