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Pace Sociale 3 giugno#Il territorio libero di Norcia e Cascia

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Proponiamo oggi un testo che abbiamo presentato in sede due settimane fa: parliamo del libro “Il territorio libero di Norcia e Cascia, a 70 anni dalla proclamazione” edito Odradek e curato da Andrea Martocchia che contattiamo telefonicamente. Dopo una breve introduzione e dopo qualche immancabile problema tecnico, il curatore ci parla di quella che fu la prima zona liberata dalla Resistenza, in cui si fondono il retroterra dell’Italia rurale, la componente operaia e la componente dei partigiani yugoslavi. Con il curatore approfondiamo i territori che comprendevano la zona libera, l’unione dei partigiani italiani e yugoslavi nella lotta antifascista (aspetto trattato anche nell’altro libro “I partigiani yugoslavi nella resistenza italiana” consigliato qui su RadiAzione anche lo scorso anno), un legame che emerge fin dai primi interventi contenuti nel testo che ripercorrono gli eventi, gli obiettivi e la composizione delle compagnie. Trattiamo infine il sostegno dato ai partigiani dalle popolazioni locali e brevemente le fonti utilizzate dal curatore. Un testo che consigliamo vivamente perchè, rispetto alla versione istutuzionale della Resistenza come lotta di liberazione nazionale, contribuisce a restituire alla Resistenza il suo valore di lotta antifascista e internazionalista tesa al superamento di questo sistema. Non un esercizio storiografico ma un contributo attuale per il recupero di un patrimonio di lotta concretizzatosi anche nelle forme dei territori liberi e nelle repubbliche popolari che oggi resistono in Ucraina. Buon ascolto!

Questo il Proclama del Comando della Brigata “Gramsci”, di cui erano commissario politico Alfredo Filipponi “Pasquale” e comandante Svetozar Laković “Toso”, affisso esattamente 70 anni fa in 200 copie nelle diverse località umbre e laziali liberate.

Con la liberazione di Norcia, Leonessa, Poggiobustone, Albaneto, e rispettive frazioni dell’Alta Val Nerina, la Brigata garibaldina A. Gramsci ha liberato circa 1000 Kmq. di territorio, migliaia e migliaia di lavoratori sono stati liberati dalla schiavitù nazifascista. Questo Comando, mentre invita tutti i cittadini a collaborare con i Partigiani per le necessità delle popolazioni locali, rende noto che da oggi, 16 marzo 1944, il territorio di Leonessa e San Pancrazio, in zona di Narni, con i limiti Rivodutri, Poggiobustone, Albaneto, Castiglioni di Arrone è considerato staccato da Rieti, Terni e Perugia, città ancora dominate dai nazifascisti ed è unito al territorio di Cascia, Norcia, Monteleone dell’Alta Val Nerina; per conseguenza la Brigata garibaldina A. Gramsci, unica autorità esistente in detto territorio che degnamente rappresenta la nuova Italia democratica, assume la responsabilità di fronte ai cittadini militarmente, politicamente e amministrativamente. I cittadini, per le loro necessità, sono invitati a rivolgersi ai rispettivi Comuni e al Comando della Brigata sito all’Albergo Italia di Cascia.

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