Pace Sociale 24 giugno#I forzati del mare
Nelle ultime puntate ci siamo occupati di precarietà e “flessibilità”, questa mattina parliamo invece di forme tuttora vigenti di schiavismo o estremo sfruttamento a danno di una categoria raramente salita alla ribalta: i lavoratori marittimi. Consigliandovi la lettura del saggio “I forzati del mare” di Valter Zanin, Carrocci editore, approfondiremo le condizioni dei lavoratori della marina mercantile soggetti a livello internazionale a turni massacranti, vessazioni, mobbing e mancati pagamenti. Accennando alle tre parti in cui si articola il libro, tratteremo le “caratteristiche della fase attuale individuabile a partire dalla crisi della metà degli anni Settanta”, valorizzando il grande excursus storico nel testo che approfondisce l’origine e lo sviluppo dello sfruttamento e delle forme schiavistiche a danno dei lavoratori marittimi ieri ed oggi. Leggeremo inoltre alcuni stralci relativi al ruolo dei centri per l’impiego e delle agenzie che forniscono- sotto pagamento dei lavoratori stessi- certificati falsi per lavorare, mentre a molti altri vengono addirittura sottratti i documenti impedendo loro così di poter scendere a terra. Una “mediazione” non nuova ma che anzi trova precedenti storici (come il crimping o lo shanghaiing e la mediazione operata dai serang e ghat serang o dai jobbers asiatici) e che si traduceva e si traduce in un intricato sistema di intermediazione ed indebitamento a danno del lavoratore. Un libro che espone numerosissimi dati suddivisi a livello temporale e per i paesi presi in considerazione, che effettua delle stime sul lavoro forzato e in cui l’inchiesta è centrale: tramite questionari e interviste effettuate dall’autore ai lavoratori e alle lavoratrici di numerose nazionalità al porto di Venezia emergono casi di vessazioni, mobbing, ricatti e minacce affinchè i lavoratori non si rivolgano al sindacato. A questo proposito citeremo anche il fenomeno delle “black listing” ovvero “iscrizioni in apposite liste, poi fatte circolare tra agenzie e compagnie armatoriali, dei nomi di coloro che magari si sono rivolti ai sindacati per protestare mancati pagamenti o altri abusi”. Buon ascolto!