Al Nakba: ieri e oggi

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Prossimi al 15 maggio, anniversario della “Nakba” (la catastofe per il popolo palestinese, giorno di fondazione dello Stato di Israele realizzato tramite la deportazione forzata di oltre 700.000 palestinesi dalle loro città e villaggi, i massacri di civili e la distruzione di oltre 400 villaggi) cerchiamo di contestualizzare la situazione del popolo palestinese a partire dalla notizia di questo week end dell’adesione di oltre 5000 prigionieri palestinesi, detenuti nelle carceri israeliane, allo sciopero della fame iniziato il 24 aprile contro la politica della detenzione amministrativa applicata da Tel Aviv a centinaia di detenuti. La risposta di Israele non si è fatta attendere: i prigionieri vengono sottoposti a isolamento, continue perquisizioni, maltrattamenti, ammanettati alle celle dieci ore al giorno, sottrazione di sale e acqua.

Diamo un aggiornamento sulle grandi manifestazioni in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza in sostegno a questa lotta e forniamo un rapido aggiornamento anche sulla vita dei palestinesi all’esterno delle mura di un carcere, ma oppressi dal muro dell’apartheid e dai check point, come il caso di quello di Qalandiya che rende quartieri situati a pochi chilometri di distanza percorribili in ore e ore di cammino.

Cerchiamo quindi, assieme a un compagno del collettivo Tazebao, di contestualizzare la questione palestinese nello scenario mediorientale, smascherando alcune complicità con il regime sionista e rilanciando la resistenza del popolo palestinese, per poi terminare con alcune delle prossime iniziative locali solidali. Buon ascolto!

intervista tito 12 maggio 2014