Intervista a Lorenza della Cub Poste Padova sullo sciopero del 25 maggio

Riprendiamo il testo del volantino che lancia la mobilitazione di venerdì mattina:

IL 25 MAGGIO FACCIAMOCI SENTIRE Alcuni di noi faticheranno molto. Alcuni si metteranno in malattia. Alcuni imprecheranno contro decisioni già prese e contro la durezza del nuovo lavoro assumendo in prima persona il malessere dell’ineluttabile ed immutabile destino. Molti andranno, beati loro , se non fosse per gli anni che passano, in pensione. Alcuni avranno la vita quotidiana stravolta da nuovi orari, altri da orari che quotidianamente non potranno essere rispettati. E chi va a prendere i figli o cura gli anziani? Alcuni, perché no, riusciranno, non senza fatica, ad adattarsi: ci si abitua a tutto. Altri no, rimarranno indietro. Alcuni chiederanno assistenza a chi non può più darne, poiché l’epoca delle raccomandazioni e delle clientele volge al termine dovendo l’azienda far esclusivamente cassa. In fin dei conti esiste un’umanità (benché deviata) anche nei favori personali. Il mercato ci vuole competitivi, ma qualcuno nelle competizioni perde. Chi? Chi rimane da solo. Chi non ha protezione. Chi pensa di risolvere per conto suo. Le riorganizzazioni sono per tutti: Uniscono e ci rendono numeri. Ne abbiamo fatte tante di esperienze da dipendenti di poste italiane, ne manca solo una: prendere la parola ed essere insieme protagonisti, uscire da un prolungato senso di apatia e di equivoca accettazione. Porre fine all’indigesta abitudine a mandar giù riorganizzazioni ed accettare realmente che possiamo ritagliarci un ruolo di protagonismo. POICHÉ NESSUN SI SALVA DA SOLO. I numeri umani per prendere parola ci sono. Alcuni di noi stanno organizzando una giornata di SCIOPERO (la legge non permette altro ) SARA’ IL 25 MAGGIO Ogni contributo e suggerimento significa uscire dall’isolamento. Sono stati firmati accordi che sono certezze: A questi opponiamo la CERTEZZA della mobilitazione. APPUNTAMENTO A TREVISO IN PIAZZA VITTORIA 1 ore 10

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