Rassegna 25 novembre
Consueta lettura delle prime pagine nazionali e locali. Partiamo poi con le notizie dalla città del Santo: di principale rilievo la questione abitativa al solito trattata dal punto di vista del degrado da sconfiggere anche con droni e celere nei quartieri, si augura l’assessore Saia, tra nomadi abusivi da cacciare, senzatetto da sgomberare poichè “occupano” una caserma abbandonata, e la soluzione per l’emergenza abitativa proposta dall’amministrazione: venti case ater assegnate in modo temporaneo (ricordiamo 20 su 2116 vuote). Ci colleghiamo con un compagno del Comitato di lotta per la casa durante un picchetto antisfratto che ha visto l’intervento della Polizia Locale, in un primo momento aggressiva soprattutto con chi solidarizzava con la famiglia sotto sfratto, poi costretta a retrocedere sulla volontà di esecuzione dello stesso. Infine parliamo di rifiuti industriali speciali che in Veneto finiscono sotto le strade con un diffuso sistema di collusione tra soggetti privati e pubbliche istituzioni.
Sul nazionale trattiamo di lavoro, partendo dall’ormai imminente approvazione del Jobs Act, questa volta addirittura senza voto di fiducia, dell’irregolarità formale dello sciopero del 12 per quanto riguarda i trasporti pubblici, e dell’ennesima giornata di facciata, questo 12 dicembre, per Camusso e CGIL. Intervistiamo poi una compagna da Milano che ci racconta dell’assemblea avvenuta domenica in cui si rilancia una mobilitazione per il 6 dicembre e ci fa un resoconto della settimana passata tra repressione ma soprattutto lotta e resistenza dei quartieri milanesi.
Sul fronte internazionale parliamo della decisione del Gran giuri’ secondo il quale, per il poliziotto che il 9 agosto scorso sparo’ e uccise il diciottenne nero Mike Brown a Ferguson, nel Missouri, non ci sono prove sufficienti per il rinvio a giudizio. Uguale: non sarà condannato.