Scatenati 12 settembre
La puntata di oggi di Scatenati è dedicata al tema dei licenziamenti politici. Ci siamo collegate telefonicamente con Riccardo Antonini, ex operaio FS licenziato da Mauro Moretti, allora Amministratore delle Ferrovie dello Stato (poi promosso da Matteo Renzi alla guida di Finmeccanica), per mancata fedeltà all’azienda delle Ferrovie, perché si era prestato come Consulente Tecnico di parte per i famigliari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio avvenuta il 29 giugno del 2009. Riccardo ha raccontato la sua esperienza e tutta la vicenda processuale a cui è andato incontro dopo il licenziamento. Abbiamo commentato alcuni dati relativi alle scelte di politica aziendale portata avanti negli ultimi 20 anni dal gruppo Fs, i quali mostrano come l’azienda stia privilegiando gli investimenti esclusivamente sull’Alta Velocità destinando fondi che di fatto sottrae al resto delle linee, sopratutto quelle regionali quindi usate dai pendolari, studenti e lavoratori. Da qui ci siamo collegate a riportare alcuni aggiornamenti sui processi No Tav, commentando la notizia che i due Pm Padalino e Rinaudo non faranno l’arringa finale al processone, e sulla dura condizione carceraria a cui sono sotto posti i 7 compagni detenuti accusati di aver sabotato il compressore in Val Clarea. Chiara, Claudio, Nicco e Mattia stanno facendo in questi giorni lo sciopero dell’aria in solidarietà alle condizioni di isolamento e di censura, anche se non comunicata, a cui sono sottoposti i compagni Graziano e Lucio, detenuti rispettivamente a Lecce e a Busto Arsizio. Ci siamo collegate con Piacenza con il responsabile del sindacato SiCobas di Piacenza per rilanciare la manifestazione che ci sarà domani con concentramento alle ore 15.30 in Piazza Margherita a Piacenza in solidarietà ai 24 facchini Ikea licenziati e a tutti i licenziati politici.
http://clashcityworkers.org/lotte/cosa-si-muove/1577-ikea-manifestazione-piacenza.html
Abbiamo concluso la puntata ricordato l’11 settembre 1973 quando vi fu il Golpe Militare in Cile e ricordando le migliaia di giovani, studenti, donne e uomini desaparecidos: arrestati, torturati e uccisi perché oppositori politici.