Estati No Tav
Un’estate di lotta è quella appena trascorsa tra il Piemonte e la Liguria, nelle terre in cui il progetto ferroviario dell’Alta Valocità Terzo Valico dovrebbe prendere forma. A seguito della giornata di resistenza del 30 luglio per impedire l’esproprio di 9 terreni, due giorni dopo il cantiere di Isoverde-Cravasco (GE) ha visto la visita di un centinaio di No Tav che hanno bloccato per qualche ora i lavori all’interno dell’ennessimo tempio della devastazione eretto in nome del dio profitto. Agosto è trascorso a suon di denuncie e minaccie ai danni di attivisti del movimento tanto liguri quanto piemontesi e se inizialmente lo ‘Sblocca-Italia’ del governo Renzi sembrava non contemplare il terzo valico del TAV, i sacerdoti del suddetto dio hanno solertemente ricordato al presidente del consiglio perchè e grazie a chi si trova a ricoprire il suo attuale ruolo e il progetto è così tornato fra le priorità del nostro paese. Così per il 10 settembre altri due espropri di terreni sono stati messi in programma nella zona di Radimero, vicino al presidio di Arquata. Il movimento No Tav del terzo valico ha già dimostrato in passato di saper rispondere a queste operazioni di saccheggio e si prepara a farlo anche questa volta.
Di questo parliamo con Mattia, No Tav del fronte ligure