Processo al movimento fiorentino

12734195_1100197940004436_8023745983310012493_nPubblichiamo uno speciale sull’inchiesta al movimento fiorentino che ha coinvolto 86 compagni con l’accusa di associazione a delinquere. Attualmente si sta svolgendo il processo di primo grado e in vista della manifestazione del prossimo 9 aprile diamo voce ai compagni, agli imputati e agli avvocati esprimendo la nostra incondizionata solidarietà. La repressione colpisce duro chi oggi si pone sul terreno della lotta per contrastare le politiche antipopolari di questo governo, che per tentare di risollevarsi dalla crisi economica scarica sui proletari il duro prezzo da pagare e nel momento in cui questi si organizzano per difendere i propri diritti usa il pugno di ferro, come accaduto a Padova il 18 febbraio con un’inchiesta contro il comitato di lotta per la casa. Inchiesta che ha portato ad 11 misure cautelari grazie all’uso del reato di associazione a delinquere, lo stesso usato per i compagni di Firenze. Reato sempre più utilizzato negli ultimi anni perché è funzionale a reprimere le realtà organizzate, consente di allargare l’inchiesta e di incarcerare o dare misure preventive per togliere compagni attivi nelle lotte.

Pensiamo che il rilancio della la solidarietà di classe e della lotta siano siano il modo migliore di rispondere uniti e colpo su colpo alla repressione che avanza.

APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ PER I COMPAGNI E LE COMPAGNE IMPUTATI NEL PROCESSO CONTRO IL MOVIMENTO FIORENTINO

MANIFESTAZIONE 9 APRILE 2016 PIAZZA SANTA MARIA NOVELLA ORE 15.30

A Firenze siamo ormai giunti alle battute finali del primo grado nel processo contro il movimento fiorentino.

Il processo è frutto di un’inchiesta aperta dalla procura fiorentina nel 2009 che formulò l’ipotesi del reato di associazione a delinquere applicata alle lotte politiche e sociali.

L’utilizzo del reato associativo ha permesso l’autorizzazione di intercettazioni ambientali e telefoniche, ha sancito il prolungamento delle indagini fino a quasi due anni determinando l’allargamento dell’inchiesta dal contesto studentesco da cui era partita, nello specifico dallo Spazio liberato 400 colpi, a tutte le altre mobilitazioni che stavano investendo il territorio come quella contro la costruzione di un CIE in Toscana, quella antifascista fino alle lotte dei lavoratori.

L’utilizzo del reato associativo è servito poi per alimentare la campagna mediatica di criminalizzazione del movimento e soprattutto ha legittimato le successive misure cautelari.

Il 4 maggio 2011 scattò la prima operazione di polizia che portò a diverse perquisizioni e ai primi arresti.

Nelle settimane successive l’inchiesta si allargò alle manifestazioni che furono organizzate per rispondere all’attacco repressivo. Il 13 giugno si arrivò così alla seconda operazione di polizia che portò ad un totale di 86 compagni imputati nel processo di cui 35 sottoposti a misura cautelare tra arresti – uno in carcere gli altri ai domiciliari – e obblighi di firma.

Pertanto le realtà, i collettivi e le strutture firmatarie di questo APPELLO alla SOLIDARIETÀ lanciano una campagna di mobilitazione:

1. Affinché del processo si parli e si faccia parlare il più possibile di modo che si crei coscienza, consapevolezza e la repressione non possa agire nel silenzio.

2. Perché sia chiaro che chi lotta per la difesa dei propri diritti e più in generale per la costruzione di una società di eguali senza più guerra, razzismo e sfruttamento non sarà mai lasciato solo di fronte alla repressione con cui facciamo i conti quotidianamente: divieti, denunce, cariche, provocazioni, sgomberi e arresti sono ormai all’ordine del giorno.

3. Per arrivare ad una manifestazione di piazza il 9 APRILE 2016 ALLE ORE 15.30 IN PIAZZA SANTA MARIA NOVELLA A FIRENZE che sia un momento di espressione UNITARIA di solidarietà nei confronti degli 86 compagni e compagne imputati.

Ascolta lo speciale

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