Napoli antifascista – intervista sui fatti di via Foria

11001673_529319517208993_2625016662160595594_nIntervista ad una compagna della Mensa Occupata di Napoli sui tre giorni di antifascismo che hanno animato un quartiere della città. Martedi scorso alcuni fascisti  si presentano per un volantinaggio davanti alla scuola “Vincenzo Cuoco”.  Scuola che si trova vicino alla attuale sede di CasaPound di Napoli, la Berta, nonché sede storica del MSI. Gli studenti della scuola come risposta hanno cercato di allontanare i tartarugati partenopei di CasaPound, i quali hanno prontamente tirato fuori le cinture per aggredire i giovani studenti. Da qui sono seguiti due giorni di volantinaggi, presidi itineranti, cortei e iniziative, che hanno visto gli studenti e diversi compagni di Napoli scendere in strada per ricacciare nella loro tana i topi di fogna. Dal canto loro i fascisti si sono barricati nella loro sede, scortai e protetti da uno sproporzionato numero di polizia, agenti in divisa e digos. Tutto questo avviene quasi contemporaneamente alla notizia dell’arresto di due compagno del Csa Kavarna di Cremona con l’accusa di devastazione e saccheggio, reato di memoria fascista, già ampiamente usato per le pesantissime condanne per i fatti di Genova 2001 e per la giornata del 15 ottobre 2011,  per il corteo dello scorso 24 gennaio a Cremona, in risposta all’aggressione  che ha portai all’ospedale il compagno Emilio.

Fiducia nello stato non ne abbiamo, l’antifascismo è rosso e non lo deleghiamo!
Antifascismo militante!

Venerdi 3 aprile

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