“Guai a prendere in giro il popolo”

sankara

Durante la rubrica internazionale della rassegna stampa del lunedì cerchiamo, assieme a un compagno del collettivo Tazebao, di approfondire la situazione del Burkina Faso dove, la scorsa settimana, si è registrata la sollevazione di migliaia di persone contro il carovita e la proposta di modifica costituzionale che avrebbe consentito al despota Blaise Compaorè di rinnovare il suo mandato per la 5 volta consecutiva, dopo 27 anni di governo. Dopo aver occupato la tv di stato e dato fuoco all’edificio principale del Parlamento, le masse burkinabè hanno continuato a resistere unite davanti il palazzo presidenziale. Cerchiamo quindi di leggere questa nuova situazione, prima da un punto di vista interno al paese e relativamente all’influenza sugli stati  confinanti. Diamo alcuni dati di carattere economico e sociale sul paese africano e tentiamo di evidenziare gli equilibri nella zona e le mire espansionistiche di imperialismi quali quello francese, statunitense e cinese. Infine ricordiamo chi fu il rivoluzionario Thomas Sankara che la popolazione insorta ha ampiamente richiamato durante gli scontri, artefice di vaste riforme sociali e di lotta ai paesi imperialisti relativamente al sistema del debito estero degli stati africani.

“Il problema del debito va analizzato prima di tutto partendo dalle sue origini. Quelli che ci hanno prestato il denaro sono gli stessi che ci hanno colonizzati, sono gli stessi che hanno per tanto tempo gestito i nostri stati e le nostre economie; essi hanno indebitato l’Africa presso i donatori di fondi. Noi siamo estranei alla creazione di questo debito, dunque non dobbiamo pagarlo. (…) Il debito non può essere rimborsato prima di tutto perchè, se noi non paghiamo, i prestatori di capitali non moriranno, possiamo esserne certi; invece, se paghiamo, saremo noi a morire, possiamo esserne altrettanto certi. (…)

“Guai a prendere in giro il popolo”- Thomas Sankara

intervista tazebao 10 novembre 2014