Diretta dal presidio agli Orti – Marzolo Occupata

foto 2Diretta telefoniche estrapolate dalla rassegna stampa e dalla puntata di Scatenati di venerdì 18 luglio dal presidio di denuncia davanti al parco adiacente la Mensa Marzolo sgomberata lo scorso martedì. L’Università di Padova ha deciso di mettere sotto sequestro anche il parco all’interno del quale c’è un orto nato con l’occupazione della Mensa e i tavoli per gli studenti che andavano a studiare durante il periodo estivo.

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Questa mattina si è svolto un presidio davanti ai giardini adiacenti alla Casa dello Studente Fusinato e alla Mensa Marzolo sgomberata lo scorso martedi e posta sotto sequestro preventivo dall’Università di Padova.

Dalle 7.00 un presidio di denuncia prende vita con una colazione popolare per monitorare l’entrata di via Vasaglio dei  giardini dell’ex Mensa, che noi occupanti avevamo adibito ad aula studio estiva, sistemato il vecchio campo da calcio e avviato un progetto di orto.  Dopo la chiusura della Mensa l’università aveva mostra l’intenzione di voler mettere sotto sequestro anche l’area verde circostante, unico spazio verde all’interno di una zona universitaria piena di cemento.
Striscioni e volantini sono stati distribuiti dai compagni ai passanti, incuriositi verso quanto accadeva e interessati a capire la situazione.
Quando arrivano gli operai per saldare l’entrata degli orti, di fronte al presidio in corso decidono di ritirarsi, avvisando l’università che all’interno dei giardini c’è gente e non possono intervenire.
Poco più tardi arriva la digos, la polizia e la celere in grandi numeri, per garantire servilmente la chiusura immediata dei giardini su ordine dell’Università. Gli orti e tutto il giardino sono considerati parti dell’edificio mensa e sono anch’essi sotto sequestro.
Per denunciare quello che sta accadendo e il ruolo dell’ateneo patavino ai passanti, un compagno riesce a salire in alto di uno degli alberi più grandi dei giardini, slogan e urla di gioia si levano. Dopo circa un’ora, il compagno scende dall’albero e tutti gli altri compagni vengono allontanati all’esterno degli orti, vengono subito posti i sigilli del sequestro preventivo su tutto il perimetro dei giardini e saldata l’entrata.
Dopo lo sgombero della mensa di martedì, oggi l’Università ha dimostrato ancora una volta come intende reagire alle esperienze autogestite e alle necessità degli studenti di spazi da usare, arrivando a sequestrare l’unico fazzoletto verde della zona universitaria di questo quartiere.
Da parte nostra siamo ancora più convinti di prima di continuare con le iniziative che la Mensa Marzolo aveva in programma portandole avanti in quartiere.

Stasera concerto davanti la Fusinato e domenica consueto appuntamento cineforum estivo.

Sgomberi, sequestri, muri e catene non cancellano una simile esperienza e non fermano di certo la lotta!

 

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