Rassegna stampa 21 settembre 2015
Dalla cronaca locale: parlando di territorio e “grandi opere” ci soffermiamo sul caso Mose a partire da un articolo che tratta i 30 milioni per le navi che tolgono la sabbia. Come sappiamo la diga è sott’acqua: destinata quindi ad accumulare detriti e soggetta a burrasche e correnti, ma non si è posto questi problemi chi ha progettato i cassoni in calcestruzzo. Così nell’aprile dello scorso anno, il noto Consorzio Venezia Nuova ha bandito una gara per la fornitura di “due mezzi galleggianti per la riduzione dei sedimenti”, per una base d’asta di 15 milioni di euro ciascuno. Non casualmente i nomi citati in questa vicenda di sperpero di denaro e distruzione del territorio sono Mantovani, Condotte e Fincosit.
Infine, sull’ambito locale, rilanciamo il presidio di sabato prossimo sotto al carcere di Vicenza, in solidarietà ai detenuti in lotta, citando anche le recenti proteste in quello di Santa Maria Maggiore a Venezia, in seguito alle quali due compagni e una compagna dell’Ex Ospizio Occupato hanno ricevuto un foglio di via dalle autorità lagunari dopo la solidarietà manifestata all’esterno.
Dalla cronaca nazionale: riceviamo e diffondiamo alcuni rapidi aggiornamenti e un appuntamento sul processo “15 ottobre” a Roma.
Parliamo poi di 151 licenziamenti (su 806 lavoratori) previsti nella fabbrica Algida nell’impianto di Caivano: la multinazionale nordeuropea Unilever sostiene che l’impianto dia eccessive garanzie contrattuali con i contratti a tempo indeterminato (!) e per questo sia meno competitivo. La ricetta che l’azienda prospetta è l’introduzione del World Class Manufacturing (Wcm), il nuovo modello organizzativo adottato dalla Fiat di Marchionne.
Dalla cronaca internazionale: considerazioni sui risultati delle elezioni in Grecia. Mentre molti plaudono alla “vittoria” di Tsipras che governerà assieme ai nazionalisti, i dati mostrano un calo dell’affluenza e un aumento di voti, soprattutto tra i disoccupati, a favore dei nazisti di Alba Dorata.
Trattiamo un ennesimo caso di repressione a danno del popolo Mapuche in Cile, oggetto questa volta di un violento e brutale sgombero.
Aggiornamenti sugli arrivi e purtoppo i decessi dei profughi, mentre rilanciamo l’appello dei compagn@ della Marzolo Occupata alla solidarietà concreta nei confronti dei profughi rinchiusi all’ex caserma militare Prandina a Padova.
Sul finire della trasmissione leggiamo un articolo, tratto da CarmillaOnLine, relativo alla diaspora dei rom dalla Jugoslavia e delle relative risposte repressive e segregazioniste che i sindaci, da Rutelli ad Alemanno, hanno dato.
Infine alcuni dei prossimi appuntamenti.
Buon ascolto!
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