Voce antifascista dalla Novorossiya. Aggiornameno dalle Repubbliche Popolari.
Nel corso degli incontri a Minsk nel mese di settembre si è parlato della militarizzazione del fronte, dove le forze militari avrebbero dovuto simmetricamente arretrare per allentare la pressione del conflitto, ma la parte ucraina non ha rispettato gli accordi, mantenendo la loro posizione. Si è iniziato anzi a bombardare la zona neutrale, costringendo i soldati della repubblica di Donetsk a riavvicinarsi al confine. E’ stato anche proposto uno scambio di prigionieri, a cui Kiev non ha fornito, ancora una volta, risposta. Eduard Basurin ha riportato, nelle ultime 24 ore, 247 attacchi, con conseguente aggravamento lungo la linea del fronte, usando armi proibite dagli accordi di Minsk. Sono stati colpiti alcuni villaggi e la zona aeroportuale. L’area presso Petrovkaya sta inoltre venendo disseminata di mine antiuomo, ennesima riprova della mancata volontà, da parte del governo golpista, di avviare un processo di pacificazione. In questi giorni si sono nel frattempo svolte le elezioni primarie per le rappresentanze delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk, seguite da una delegazione internazionale.