Tamburi rossi 6 ottobre
Puntata ricca di collegamenti. Abbiamo aperto leggendo innanzitutto dell’imminente schieramento, in Polonia, di un battaglione militare USA lungo la linea di confine con la Russia; ci siamo quindi collegate con la nostra Voce antifascista dalla Novorossiya, Larisa, per parlare come sempre della situazione, sempre più critica, in corso nel Donbass.
Siamo passati, successivamente, a parlare di Palestina, dove le forze israeliane hanno aperto il fuoco, non per la prima volta, su pescatori, contadini e pastori della striscia di Gaza; uno dei piloti responsabili dell’attacco ha finito con lo schiantarsi con il suo F-16. Abbiamo poi letto un comunicato del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che ha denunciato, attraverso le parole della compagna Khalida Jarrar, la scandalosa partecipazione del presidente dell’Autorità Palestinese Muhammad Abbas ai funerali del boia Shimon Peres. Questo atteggiamento collaborazionista è stato osteggiato anche all’interno del suo stesso partito: gli studenti di Fatah hanno organizzato una manifestazione per chiedere pubblicamente le dimissioni del loro leader. Abbiamo avuto modo di collegarci anche con il campo di Aida (Betlemme). Il compagno Bilal ci ha parlato di come la Resistenza stia adottando un atteggiamento sempre più critico nei confronti dell’Autorità Palestinese, accusata dal suo popolo di complicità con l’occupante, come dimostrano i sempre più frequenti arresti da essa effettuati all’insegna della “cooperazione per la sicurezza”.
Con l’ultima intervista di oggi abbiamo contattato un compagno del Comitato Studentesco Contro l’Occupazione Militare della Sardegna, che sta organizzando il campeggio antimilitarista vicino all’aeroporto di Decimomannu previsto dal 6 al 10 ottobre e ha promosso un’iniziativa presso l’Università di Cagliari contro i legami tra l’ateneo e il Technion di Haifa. Nell’intervista si è parlato anche del blocco delle esercitazioni militari in corso, da parte dei pescatori, presso il poligono di Capo Frasca e della contestazione prevista il 7 ottobre del senatore del PD Scanu, presidente della quarta commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito, che ha il compito di monitorare gli effetti dell’attività dei poligoni in Sardegna.
Buon ascolto!