Sull’aggressione poliziesca a Firenze
Una compagna del Movimento di Lotta per la Casa di Firenze ci aggiorna sulla dinamica della vile aggressione politica avvenuta martedì 23 a danno di un militante ammanettato e picchiato da agenti di polizia.
“Occupate le case”, “rubate la luce”: le uniche motivazioni del pestaggio date dagli agenti.
“Il gravissimo episodio arriva a due giorni dalla conferenza stampa del Movimento che ha provato a far luce intorno alla morte di Raphael, ragazzo nigeriano di 18 anni che ha perso la vita durante un controllo di polizia, rompendo il muro di bugie costruito dalla Questura per coprire gli abusi degli agenti intervenuti quella sera”.
Constatiamo un innalzamento del livello repressivo a danno di chi lotta: i fatti di Firenze si inseriscono in una strategia di intimidazione che vuole lanciare un messaggio ben preciso prima delle prossime mobilitazioni a tutti coloro che lottano in maniera coerente. Consapevoli quindi che questa aggressione è parte integrante del repertorio poliziesco, rileviamo anche la difficoltà di una classe al potere che ricorre allo squadrismo sbirresco per cercare di contrastare lo sviluppo delle lotte.
La compagna ci informa della buona riuscita e partecipazione all’assemblea cittadina tenutasi ieri sera e rilancia il corteo di sabato prossimo.
Buon ascolto!
Rassegna stampa – 29 settembre – diretta-2014-09-29 intervista firenze 29 settembre 2014