Sanità pubblica non fa rima con project financing
Ci colleghiamo a Massa Carrara con una lavoratrice del settore sanitario – del collettivo SOS – per approfondire le conseguenze della formula del Project Financing sulla salute dei cittadini e sui lavoratori. Dopo esserci occupati nelle rassegne stampa della costruzione del nuovo ospedale di Padova, accenniamo alla nomina dei tre nuovi manager della sanità padovana (Claudio Dario, Luciano Flor e Patrizia Simionato) mentre l’assessore regionale allo Sviluppo Roberto Marcato ha garantito che a Venezia “il 26 gennaio chiuderemo la partita sul nuovo ospedale”. Nel frattempo Finanza e Progetti – la società che ha proposto il project financing su Padova Ovest e adesso in ballo su Padova Est – lancia l’idea di un fondo di investimento aperto ai cittadini che potranno investire sul nuovo ospedale e dividere i proventi del project. Si parla di “investimenti più sicuri di quelli nelle banche”…. In questo scenario, andiamo ad approfondire la costruzione e soprattutto la gestione oggi del Nuovo ospedale delle Apuane a Massa (uno dei quattro ospedali unici realizzati dalla Regione Toscana dopo Lucca, Pistoia e Prato) con un contratto ventennale che permetterà ai privati di gestire un servizio pubblico fondamentale. Nel corso dell’intervista trattiamo le conseguenze di quella che è l’applicazione del modello Toyota dentro all’ospedale, sia a danno dei cittadini sia a danno dei lavoratori, tra spazi di degenza e di stoccaggio dei materiali insufficienti, comunicazioni interne difficoltose, inefficienze quotidiane, riduzioni dell’orario lavorativo, tagli sul personale e demansionamenti. Infine un breve resoconto della contestazione dello scorso 19 dicembre all’inaugurazione del nuovo ospedale apuano. Buon ascolto!
Intervista Lavoratrice Ospedale Massa-2016-01-09-09:45:00