Millenovecentoquattordici #69
Gli “aeroplani”, eccoli qui! Così venivano definiti i Carabinieri che sparavano alla schiena, che punivano i disertori, i codardi, presunti o reali che fossero, e che per questo furono largamente odiati, eppure quello in foto è il 3° Battaglione Carabinieri Reali (al centro il comandante Ten.Col.Pranzetti, ferito in battaglia) che, insieme al 2° Battaglione, dovevano dare il cambio al 36° Reggimento fanteria sul Podgora nel luglio 1915, seconda battaglia dell’Isonzo, per conquistare la cima e penetrare tra le linee nemiche, per altro ben salde e armate ma costituite quasi interamente da riservisti dalmati e triestini. La situazione era disastrosa da tutti i punti di vista ma a livello sanitario era anche peggio, con cadaveri ed escrementi ovunque, tanto da registrare persino casi di colera, per cui tra artiglieria nemica e malattie, alla vigilia della battaglia (19 luglio), ne erano morti già molti. In questa battaglia abbiamo il primo ufficiale dei Carabinieri (Losco) morto in battaglia nel corso di questa guerra. In tutto, oltre 200 tra morti e feriti. Vale la pena ricordare anche loro, gli “aeroplani”, mandati a morire inutilmente, strisciando nella merda, nel sangue e nel pus, come tutti gli altri.
