La vetrina del D- Day
Questa mattina, con un compagno del collettivo Tazebao, abbiamo commentato e cercato di contestualizzare la Cerimonia del 6 giugno nel 70° anniversario del D-day, ovvero la ricorrenza dello sbarco degli alleati in Normandia, a nord della Francia nel 1944.
Alle celebrazioni hanno infatti preso parte 18 capi di Stato e di governo che hanno utilizzato l’occasione come “vetrina” per affermare poco velatamente i propri interessi.
Mentre Napolitano si premura di eleogiare Renzi e di ricordare il proprio impegno antifascista, noi invece ricordiamo che lo stesso fece parte dei Gruppi Universitari fascisti destinati purtroppo a divenire la futura classe dirigente.
Approfondiamo quindi gli scopi di quest’imponente cerimonia, con la quale gli Usa tentano di ribadire la loro padronanza sull’Europa, mentre uno dei paesi più guerrafondai, la Francia rappresentata da Hollande, afferma di voler preservare la pace “alle frontiere dell’Europa e dell’Africa”, alludendo alla guerra in Ucraina e agli interventi imperialisti francesi in Mali, Centrafrica e Nigeria.
La presenza di Putin, escluso dal G7, e le sue dichiarazioni ci forniscono il particolare per approfondire l’aspetto generale dello scontro in Ucraina e della questione del gas. Oggi infatti si terrà il vertice a tre- Ucraina, Russia e Ue- a Bruxelles: al centro dell’incontro il prezzo del gas e il progetto South Stream. Buon ascolto!