Elezioni in Ecuador

da Radio Blackout

Ancora una netta vittoria da parte del Presidente uscente dell’Ecuador, Rafael Correa, che si riconferma con il 56,8% dei voti. Correa quindi continua con il suo mandato, il terzo. Una vittoria schiacciante, considerando i voti ricevuti dall’avversario –Guillermo Lasso, banchiere legato all’Opus Dei- che ha raggiunto solo il 23,7%. Stando alle previsioni in attesa dei definitivi, nessun altro candidato avrebbe superato la soglia del 5 per cento.

Una vittoria già annunciata dai sondaggi, risultato di una stabilità politica che il rieletto presidente aveva dato al Paese negli ultimi anni, dopo la profonda crisi economica iniziata nel 1999. Rafael Correa puntò sin dall’inizio sull’autonomia del paese dalle organizzazioni finanziarie ed economiche, partendo dal Fondo Monetario Internazionale. Tra le politiche di Correa, nel corso dei sei anni del suo primo mandato, la riforma del sistema sanitario, reso accessibile a milioni di persone, e il miglioramento del sistema scolastico.

Le elezioni di ieri e la conseguente ri-elezione di Correa è da intendersi come un grande cambiamento che non solo riguarda l’Ecuador, ma tutta l’America Latina, ne consegue la capacità di contrastare la cultura del neoliberalismo. Approfondiamo questi punti con Geraldina Colotti, scrittrice e giornalista del Manifesto, spesso inviata dall’America Latina.