Dalla “tregua” in Ucraina agli attacchi alla Siria
Nella rubrica internazionale della rassegna stampa del lunedì, con un compagno del collettivo Tazebao, continuiamo ad approfondire l’evolversi della tendenza alla guerra, a partire dal fronte ucraino. Diamo notizia delle uccisioni di civili a Donetsk e Lugansk nonostante la “nuova tregua”. Approfondiamo le contraddizioni interne al nuovo governo di Kiev, la cui maggioranza è formata da cinque diversi partiti di destra ed estrema destra, tutti filoccidentali, ma alcuni propensi verso gli Usa e altri verso la Ue. I precari equilibri del neonato governo Yatseniuk bis si traducono infatti in lotte intestine e malumori: l’esecutivo che prevede posti ministeriali di primo piano per tre stranieri targati Nato – non a caso una statunitense, un lituano e un giorgiano – è stato varato con meno voti rispetto ai 302 di cui teoricamente godrebbe la maggioranza parlamentare che lo sostiene. Per inquadrare in maniera più completa lo scenario nell’est Europa approfondiamo brevemente i risultati delle recenti elezioni di Moldavia e Romania. Spostandoci poi sul fronte siriano, commentiamo i raid di ieri vicino Damasco ad opera di Israele e concludiamo con aggiornamenti dalla Palestina.
Buon ascolto!