Crisi sanitaria a Gaza. Collegamento con lo Shifa Hospital
Collegamento con il dottor Medhat Abbas, Direttore dello Shifa Hospital, per parlare della situazione nel territorio della Striscia di Gaza, in particolare in merito al servizio sanitario attualmente in gravissima difficoltà. L’embargo ha portato, infatti, a un notevole peggioramento delle condizioni sanitarie del territorio di Gaza a causa della mancanza di farmaci e di attrezzature necessarie per garantire i servizi più basilari. Non arriva più nulla agli ospedali: i farmaci presenti non coprono nemmeno il 30% del fabbisogno locale e alcuni reparti importanti sono stati chiusi, come quello di chirurgia. La responsabilità è ovviamente del governo israeliano, ma anche dell’Autorità Palestinese. L’ANP, infatti, non paga per i servizi sanitari fondamentali per la popolazione e non dà un’adeguata risposta ai tagli dei fondi per i rifugliati applicati da parte degli USA recentemente. Inoltre, i dipendenti (medici, infermeri, addetti alle pulizie) non ricevono lo stipendio da mesi o lo ricevono dimezzato, questo ha una pesante ricaduta anche sulla fragile economia di Gaza. La presa del controllo del valico di Rafah non ha minimamente agevolato i rifornimenti o gli scambi di risorse, il Dott. Medhat definisce la situazione in “crollo avanzato”. Anche le mobilitazioni popolari hanno risentito dell’aggravamento delle condizioni generali di vita, ma continuano a esserci manifestazioni tutti i venerdì. Da Gaza alla Cisgiordania, ai Territori del ’48 la decisione di Trump su Gerusalemme è inaccettabile e i palestinesi continueranno a portare avanti la lotta anche per le future generazioni.
Nel 2014 sono stati bombardati i 4 ospedali principali della Striscia di Gaza e solo in parte sono stati ricostruiti anche per la difficoltà di reperimento del materiale per la ricostruzione, con il Dottor Medhat invitiamo chiunque a dare il proprio sostegno con qualunque mezzo possibile dall’invio di medicinali alla raccolta di fondi, alla controinformazione che rompe il muro di islamento che imperialisti e sionisti vogliono costruire intorno a Gaza e alla Palestina.