Odessa 2 maggio 2014: intervista a Oleg Muzyka
Il 2 maggio 2014 i nazisti di Pravy Sektor assaltano, con molotov e pietre, il presidio antifascista di Alternativa Popolare a Odessa. I manifestanti si rifugiano all’interno della Casa dei Sindacati, ma moltissimi compagni vengono bruciati vivi e chi si lancia dalle finestre per salvarsi viene linciato. Tutti quelli che sopravvivono al massacro vengono immediatamente arrestati, mentre il governo nazista di Kiev garantisce l’impunità agli assassini. Abbiamo ripercorso quei tragici momenti grazie al racconto di Oleg Muzyka, rifugiato politico ucraino testimone diretto della strage.
A quattro anni di distanza la guerra continua, l’esercito di Kiev infrange gli accordi di Minsk, portando armamenti pesanti a ridosso del confine e bombardando quasi ogni giorno le città e i paesi del Donbass.
I mezzi d’informazione occidentali, schierati dalla parte dei golpisti e nazisti oggi al potere a Kiev, tacciono di fronte alle stragi fasciste e trasmettono solo le veline della propaganda di guerra. Dare voce alla lotta contro il governo di Kiev è il primo passa per sostenerla, ma molte iniziative per dare un aiuto concreto alla popolazione del Donbass vengono messe in campo dall’Associazione Nova Harmonia di cui si può trovare la pagina su Facebook.
Buon ascolto