Case abitabili, sedi fasciste chiuse. Corrispondenza da Treviglio
Da Treviglio una compagna del collettivo TanaLiberaTutti ci racconta una vicenda che testimonia lo stretto legame tra fascisti e speculatori immobiliari intenti a ricavare il massimo profitto da un lato e a diffondere l’odio tra poveri dall’altro. Apprendiamo infatti che qui è stata aperta una sede di Fratelli d’Italia (intitolata allo stragista Pino Rauti) e che sabato 16 novembre è prevista la sua inaugurazione, alla presenza di La Russa, Santanchè e fascisti vari. Come da copione, il luogo si è già contraddistinto per una prima raccolta firme contro lo Ius Soli, ma ciò che ha destato l’attenzione dei residenti è l’identità del proprietario della sede, ovvero un noto palazzinaro arricchitosi proprio grazie alle famiglie immigrate alle quali affitta alloggi fatiscenti. Perciò approfondiamo questo aspetto, notando come il possesso quasi monopolistico di 290 tra abitazioni, box, negozi e terreni vada a braccetto con il tentativo di aizzare l’odio tra residenti autoctoni e immigrati. Ci facciamo raccontare quali sono state le reazioni da parte dei residenti nel quartiere e dell’amministrazione comunale a seguito dell’apertura di questa sede e, infine, rilanciamo l’appuntamento promosso dal collettivo TanaLiberaTutti, sabato 16 novembre a Treviglio in Piazza Manara alle 17: case abitabili, sedi fasciste chiuse! Buon ascolto!