Tamburi Rossi 12 marzo
La prima parte della trasmissione è stata dedicata ad un approfondimento sulla Libia, dato il vento di guerra che è tornato a soffiare su quella che, come Mussolini, anche il Sole 24 ore definisce “quarta sponda”. Dalla campagna coloniale del 1911 ad oggi, abbiamo sottolineato gli intrecci storici tra Roma e Tripoli, che si snodano sullo sfondo degli interessi in campo energetico della borghesia italiana, costantemente minacciati dall’imperialismo francese. Si è poi sottolineato il ruolo delle basi Usa in Sicilia, testa di ponte per le operazioni di guerra in Medioriente e in Libia.
Siamo poi passati a parlare dell’incontro tra Renzi e Poroshenko, il quale ha assicurato agli imprenditori italiani la partecipazione ai futuri processi di privatizzazione in Ucraina.
Abbiamo rilanciato la solidarietà al popolo palestinese, collegandoci con un compagno del Comitato Bds di Trieste che ha presentato l’iniziativa di venerdi 13 marzo, costruita all’interno della campagna del Fronte Palestina in sostegno ai prigionieri palestinesi rinchiusi nelle carceri sioniste e in quelle dell’Anp. Durante l’intervista ci si è soffermati sull’esempio del compagno Georges Ibrahim Abdallah, che con coerenza continua ad essere un faro per tutti i popoli che lottano per la propria liberazione, nonostante sia rinchiuso nelle carceri francesi da più di 30 anni.
Con la seconda intervista, dalla Val di Susa, abbiamo parlato di un altro compagno esempio di coerenza rivoluzionaria: Pedro, ucciso dallo Stato il 9 marzo del 1985. Il collegamento è avvenuto al termine dell’iniziativa “Sul sentiero di Pedro:ricordare per lottare ancora”, promossa all’interno del presidio No Tav di Venaus dai compagni della Cassa Antirepressione delle Alpi Occidentali. Si è infine rilanciato l’appuntamento per domani ad Ivrea ore 19.00 presso Castellazzo Assediato.
A conclusione della trasmissione abbiamo letto un comunicato del Comitato del Martire Ghassan Kanafani sulle ingerenze e le provocazioni avvenute all’Università La Sapienza e Roma 3 usate per impedire lo svolgimento di iniziative in solidarietà del popolo palestinese e di quello siriano che da più di quattro anni resiste contro l’aggressione imperialista.
Buon ascolto!
Ciao Alfredo!
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.
Bertolt Brecht
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