L’Italia ancora in guerra
Dal 16 febbraio al 9 marzo un contingente italiano parteciperà a “Flintlock 2015”: la principale esercitazione di pronto intervento di US Africom, il Comando delle forze armate Usa per il continente africano. Ne parliamo con un compagno del collettivo Tazebao, nella rubrica internazionale interna alla rassegna stampa del lunedì, partendo dalle notizie pubblicate dal blog di Antonio Mazzeo, per inquadrare l’ipoteca militare costante che gli imperialisti stanno mettendo su quella che era l’area coloniale francese. Trattiamo infatti il ruolo della Francia e degli altri 19 paesi che parteciperanno a quest’ennesima esercitazione, evidenziando la continuità delle guerre, l’espansionismo cinese in Africa e la concorrenza tra gli imperialisti. Argomentiamo sulle numerose risorse presenti in Ciad, Niger e Mali (dal petrolio, alla bauxite, dal gas all’uranio). Cogliamo così il continente africano come “forziere” su cui Europa e Usa continuano a mettere le mani, in continuità con le politiche aggressive contro il gas russo. Cerchiamo di capire che ruolo ha il Ciad oggi e come le masse resistono alla politica guerrafondaia di Deby Itno. Infine, rilanciando la necessità di lottare contro l’imperialismo in casa nostra, evidenziamo il ruolo di aziende come la già citata Alenia Aermacchi – del gruppo Finmeccanica- che ha guadagnato 106 milioni di dollari dalla consegna all’Aeronautica militare ciadiana di due aerei C-27J “Spartan”.
Buon ascolto!