Rassegna 29 settembre
Iniziamo la rassegna con un collegamento con una compagna da Firenze che ci aggiorna sull’aggressione poliziesca di martedì scorso a danno di un militante del Movimento cittadino di lotta per la casa. Ieri a Firenze presso l’occupazione di via Aldini si è tenuta una partecipata assemblea che promuoverà una manifestazione sabato prossimo. Diamo la nostra solidarietà, rilanciando il corteo, e leggendo questa ennesima grave aggressione come parte integrante del repertorio poliziesco di cui la nostra controparte al potere si serve per cercare di constrastare lo sviluppo delle lotte, cercando di intimidire tutti coloro che lottano in modo coerente e senza compromessi.
Dalla cronaca locale: storie di ordinaria repressione poliziesca a danno di un abitante di Venezia la cui “grave colpa” è la distribuzione gratuita di libri usati in città. Proseguiamo con la vendita di Billa a Conad e il rischio della perdita del posto per 170 lavoratori.
Dalla cronaca nazionale aggiornamenti No Tav e sulle lotte nella logistica.
Dalla cronaca internazionale. Aggiornamenti dall’Ucraina: 6 civili uccisi e 18 feriti nelle ultime 24 ore a Donetsk, lo riferisce la tv Rossia 24, citando un portavoce del ministero della Difesa dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, secondo il quale la città è stata bombardata dall’artiglieria dall’aeroporto locale, in mano all’esercito ucraino. Rilanciamo i collegamenti su Radiazione #DonbassAntifa. Seguono aggiornamenti sul Libano e Afghanistan, dove l’ex economista della Banca Mondiale ed ex ministro delle Finanze Ashraf Ghani Ahmadzai ha giurato questa mattina come nuovo presidente dell’Afghanistan.
Nella rubrica internazionale ci colleghiamo con un compagno del collettivo Tazebao con il quale approfondiamo l’uscita dell’Argentina dall’area finanziaria di Wall Street: nel silenzio dei media mainstream, il Congresso argentino ha votato la ristrutturazione del proprio debito, nazionalizzandolo. Da questo evento approfondiamo alcune contraddizioni interimperialiste in gioco. Buon ascolto!