No Tav – intervista ad un imputato del processone

Visita cantiere Torino-LioneIntervista ad un imputato del maxxi processo No Tav, tratta dalla puntata di Scatenati di venerdì 19 settembre.

Abbiamo intervistato uno degli imputati del maxxi processo No Tav, ripreso dopo la pausa estiva martedì 16 settembre sempre in aula bunker del carcere delle Vallette di Torino. Il compagno ha fatto un breve aggiornamento sulla situazione del processo, di cui probabilmente nell’udienza del prossimo 20 gennaio verrà emessa la sentenza di primo grado, dopo ormai due anni di udienze. Il compagno ha anche commentato la notizia apparsa sulla stampa locale di Torino e nazionale relativa alla decisione dei due pm Padalino e Rinaudo, famosi per il loro accanimento nel perseguire la lotta No Tav, di lasciare le udienze del processo e di non tenere le arringhe finali. Anche se questa può sembrare un’apparente piccola vittoria sul fronte di questo procedimento penale, non va persa la visione complessiva degli avvenimenti intorno alla lotta no tav, e in particolare, che questi due pm saranno chiamati a lavorare più assiduamente sul filone processuale relativo all’azione di sabotaggio del compressore. Il compagno ha sottolineato l’enorme importanza della solidarietà che in tutti questi anni si è manifestata verso i no tav e ha fatto un resoconto della giornata del 16 settembre a Milano, in cui si apriva il processo per lo sgombero dell’Ex-Cuem, la libreria autogestita all’interno dell’Università Statale di Milano. In questo procedimento penale, tra i sette imputati c’è anche Graziano, compagno portato in carcere lo scorso 11 luglio sempre per le indagini relative al sabotaggio al compressore in Val Clarea. Una trentina di solidali presenti all’udienza hanno occupato l’aula di tribunale, impedendo in questo modo lo svolgimento dell’udienza. I compagni presenti hanno potuto vedere e salutare Graziano, che finalmente è stato trasferito dal carcere di Lecce a quello di Vigevano. Si apprende dalla stampa locale di Milano che probabilmente vorranno aprire un procedimento contro i solidali presenti al tribunale con l’accusa di interruzione di pubblico servizio.

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