La Striscia #19 29/07/2014
La Striscia di oggi, quotidiano di informazione da e per la Palestina, ha visto l’intervento di tre persone dalla striscia di Gaza:
Maissa Halim, da Khan Younis, ha spiegato come 3 ore prima della connessione Israele abbia bombardato una casa poco lontana dalla sua, prima con un missile di avvertimento, e poi con una bomba di un f16. Ha spiegato come sia una cinica presa in giro chiamare i missili dei droni “di avvertimento”, in quanto sono armi che uccidono e distruggono. Ha spiegato che nel nord della striscia ci sono stati ieri numerosi altri avvisi di evacuazione, domandandosi dove potranno scappare queste persone, visto che in tutta Gaza non c’è un metro quadro sicuro dalle bombe sioniste. Ha spiegato che, mentre le forze armate israeliane arrivano e ammazzano i bambini palestinesi (anche nella festa dell’aid), la Resistenza palestinese vada a colpire i soldati che invadono Gaza portando morte e distruzione, e di come sia surreale chiamare quindi “terrorismo” la Resistenza palestinese. Anche i bambini palestinesi sono nati con dei sogni e delle speranze, e come tutti gli altri bambini hanno il diritto di poterli vedere realizzati. malissa halim Lastriscia19
Mohammed Abu Montasser, dal campo profughi di Jabalia, nel momento dell’intervista è appena tornato dalla casa dei vicini, bombardata. Ha appena finito di recuperare i corpi sotto le macerie, e ha ancora i vestiti sporchi di sangue. Ha raccontato come, di solito, la fine del ramadan sia un momento di festa, in cui i bambini si mettoni i vestiti belli e nuovi, e gli vengono date delle monetine per potersi fare dei regali: questa volta, invece, non c’è più nulla da festeggiare, e nelle tradizionali visite ai parenti (che diventano visite per portare condoglianze) ci si domanda se ci si rivedrà mai più, perchè la morte è sempre in agguato. Abu Montasser si domandava, inoltre, se Israele non avesse la strategia precisa di uccidere bambini, come porterebbero a pensare tutte queste stragi di minori. Ha precisato che ogni giorno loro palestinesi fanno resistenza, rimanendo in terre che sono loro di diritto, ed ha lanciato un messaggio a Netanyahu: per poter conquistare Gaza dovranno uccidere davvero tutti i palestinesi perchè anche se ne rimanesse solo uno sarebbe un problema per i sionisti. mohammed abu Lastriscia19
Manu Abu Carlos, attivista internazionalista Unadikum ha descritto il lavoro che loro fanno nelle ambulanze come scudi umani, e di come questo faccia si che gli attivisti si trovino nei luoghi dei bombardamenti pochi minuti dopo l’impatto, e di come sia difficile recuperare i corpi da sotto le macerie. Ha spiegato come prima dell’ultimo bombardamento alla centrale elettrica di Gaza (il quarto) ci fossero solo un’ora e mezza di corrente al giorno, e che non è chiaro quanta ce ne sarà nei prossimi giorni. Anche lui ha menzionato la strage di bambini nel parco dello del campo profughi Shati, trovando i cadaveri dei bambini all’ospedale Shifa. manu abu Lastriscia19
L’audio completo della trasmissione: Lastriscia19