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\ud83d\udd3b<\/b><\/i> EP4 - DONNE E RESISTENZA\ud83d\udc49<\/b><\/i> https:\/\/radiazione.org\/rubriche-e-speciali\/<\/a>resistere-per-vincere<\/a>\/<\/a><\/div>\n\n
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\ud83d\udd3b<\/b><\/i> EP5 - CONTRO GUERRA E IMPERIALISMO: VERSO IL 5 OTTOBRE\ud83d\udc49<\/b><\/i> https:\/\/radiazione.org\/?p=31422<\/a><\/div>\n \n \n
RadiAzione.org<\/div>\n <\/i>\n Resistere per Vincere - RadiAzione.org<\/div>\n
Luned\u00ec 30 settembre 2024<\/div>\n<\/a>\n
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Forwarded from Antitesi<\/span><\/a><\/div>\n\n \n
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\ud83d\udd3b<\/b><\/i> La Resistenza non \u00e8 un pranzo di gala \ud83d\udd3b<\/b><\/i><\/b>\ud83d\udea9<\/b><\/i> Il 5 ottobre \u00e8 stata una giornata di resistenza.Ad un anno dall\u2019inizio del Diluvio di Al Aqsa la piazza coraggiosamente convocata a Roma da Gpi e Udap ha dimostrato la forza della solidariet\u00e0 alla Resistenza palestinese. Oltre diecimila persone si sono trovate in piazza, ma molte di pi\u00f9 hanno sfidato apertamente il dispositivo messo in campo dal Ministro Piantedosi. L\u2019afflusso a Roma non \u00e8 stato impedito n\u00e9 da un mese di campagna mediatica terroristica sulla manifestazione, orchestrata da media e governo, n\u00e9 dai relativi dispositivi di controllo e repressione.<\/div>\n\n
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Forwarded from Antitesi<\/span><\/a><\/div>\n\n\n
\ud83d\udd34<\/b><\/i> Il 5 ottobre \u00e8 di tutti quelli che erano in piazza e hanno cercato in tutti i modi di esserci. Di tutti quelli in pullman che sono stati fermati lungo le vie di accesso alla capitale e rispediti indietro con ricatti ed intimidazioni. Delle decine di pullman \u201cscortati\u201d dalle forze dell\u2019ordine per centinaia di chilometri affinch\u00e9 rientrassero nei luoghi da cui erano partiti. Di tutti quelli fermati alle stazioni dei treni alla partenza, all\u2019arrivo, alla metro e negli autogrill, alcuni dei quali si sono visti rifilare fogli di via a pioggia. Per tutti questi motivi essere in piazza in oltre diecimila persone \u00e8 stata una vittoria. Il dispositivo militare-repressivo messo in campo dal governo, volto a vietare qualsiasi assembramento di persone, \u00e8 politicamente fallito. La gestione della piazza non cade dal cielo e non \u00e8 la scelta di un Ministro pi\u00f9 fascista di quelli precedenti, ma \u00e8 la conseguenza del contesto di guerra su scala globale. \u00c8 il riflesso interno della guerra: la \u201cguerra interna\u201d fatta di reazione e repressione. \u00c8 il manifestarsi del \u201cdiritto penale del nemico\u201d che materializza lo Stato di guerra sul fronte interno. \ud83d\udd3b<\/b><\/i> La volont\u00e0 del corteo di forzare il divieto a muoversi dalla piazza e poi la discreta compattezza in risposta alle cariche delle forze di polizia dimostrano che c\u2019\u00e8 chi non vuole chinare la testa contro la censura verso la Resistenza del popolo palestinese e lo stato di guerra che avanza. La vecchia litania degli infiltrati e dei \u201cbuoni e cattivi\u201d \u00e8 da respingere in ogni sua forma e va rispedita ai mittenti, ovvero governo, apparato massmediatico e sinistrume vario. Questa cantilena \u00e8 funzionale solo a dividere, isolare e indebolire la forza delle lotte. Al contrario, se il dispositivo repressivo messo in campo ieri dalle forze di polizia \u00e8 l\u2019esempio dell\u2019applicazione dello stato di guerra sul \u201cfronte interno\u201d, bisogna organizzarsi per resistere con ancor pi\u00f9 compattezza, unit\u00e0, determinazione e forza. Lo stato di guerra e l\u2019accelerata repressiva espressa dal Ddl 1660 non passeranno solo se ci sar\u00e0 la forza concreta di bloccarli, violandone quindi l\u2019uso e la loro legittimazione politica. Ci\u00f2 che viene approvato nei palazzi governativi deve essere rigettato con forza nelle piazze in modo compatto. \ud83d\udd3b<\/b><\/i> Anche per questo esprimiamo piena solidariet\u00e0 a tutti i compagni e le compagne colpiti dalla repressione: ai denunciati a cui \u00e8 stato impedito di partecipare alla piazza, ai fermati in seguito alle cariche e al compagno processato per direttissima. \ud83d\udea9<\/b><\/i> Il 5 ottobre a Roma \u00e8 stato questo, un atto di resistenza di massa. Ma non deve essere l\u2019ultimo, se vogliamo fermare l\u2019avanzare dello stato di guerra e raccogliere forze per buttare gi\u00f9 questo sistema di miseria, guerra e sfruttamento. Resistere per vincere! \ud83d\udea9<\/b><\/i> Antitesi \ud83d\udd0e<\/b><\/i> https:\/\/antitesirivista.org\/volantini-e-comunicati\/la-resistenza-non-e-un-pranzo-di-gala\/<\/a> \ud83d\udc49<\/b><\/i> https:\/\/www.instagram.com\/p\/DA0hiQ6CsCF\/?igsh=MXhuNTg4MzQ1MDJzcQ==<\/a><\/div>\n\n
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Forwarded from Collettivo Levante - Padova \ud83d\udd25<\/b><\/i><\/span><\/a><\/div>\n\n\n\ud83d\udd3b<\/b><\/i>7\/10\/2023 - 7\/10\/2024\ud83d\udd3b<\/b><\/i>\ud83c\uddf5\ud83c\uddf8<\/b><\/i> Un anno dal 7 ottobre, un anno in cui la Resistenza palestinese ci ha insegnato ancora una volta che Resistere \u00e8 necessario, vincere \u00e8 possibile.Contro l'imperialismo, contro lo stato di guerra, contro questo sistema che produce solo miseria, sfruttamento e morte: Resistiamo.Al fianco del popolo palestinese, libanese, yemenita e di tutti i popoli oppressi del mondo. Al fianco degli oppressi, per costruire un mondo senza pi\u00f9 classi, guerre e sfruttamento. Che il 7 ottobre sia una data rivoluzionaria per continuare la nostra lotta.O la Rivoluzione fermer\u00e0 la guerra, o la guerra scatener\u00e0 la Rivoluzione. Portiamo l'Intifada nel cuore dell'imperialismo. PALESTINA LIBERA DAL FIUME AL MARE................JinggangashanAi piedi del monte si vedono vessilli e bandiere, sulla cima del monte il corno risponde al tamburo. L'esercito nemico ci circonda, diecimila e mille ancora, immobili noi resistiamo.[...]Da Huangyannjie tuona il cannone, annuncia che l'esercito nemico \u00e8 fuggito nel buio della notte.(Mao Ze Dong)<\/div>\n\n
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Forwarded from Antitesi<\/span><\/a><\/div>\n\n \n
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\ud83d\udd3b<\/b><\/i> Condividiamo il nostro volantino distribuito in occasione della manifestazione del 5 ottobre a Roma! \ud83d\udd3b<\/b><\/i>\ud83d\udea9<\/b><\/i>RESISTERE PER VINCERE! \ud83d\udea9<\/b><\/i>\ud83d\udd0e<\/b><\/i> https:\/\/antitesirivista.org\/volantini-e-comunicati\/la-resistenza-non-e-un-pranzo-di-gala\/<\/a>\ud83d\udc49\ud83c\udffd<\/b><\/i> https:\/\/www.instagram.com\/p\/DA2-hyYC1zD\/?igsh=MWg3YW42ZXRoYzVqNg==<\/a><\/div>\n\n
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Forwarded from Antitesi<\/span><\/a><\/div>\n\n\n
\ud83d\udd3b<\/b><\/i> Evento presentato dal Collettivo Comunista Lunga Marcia - Antitesi Milano \ud83d\udd3b<\/b><\/i><\/div>\n\n\n \n
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Forwarded from Revdar Milano<\/span><\/a><\/div>\n\n \n
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\ud83d\udce2<\/b><\/i> \ud835\udde3\ud835\uddff\ud835\uddf2\ud835\ude00\ud835\uddf2\ud835\uddfb\ud835\ude01\ud835\uddee\ud835\ude07\ud835\uddf6\ud835\uddfc\ud835\uddfb\ud835\uddf2 \ud835\uddf1\ud835\uddf2\ud835\uddf9 \ud835\udde4\ud835\ude02\ud835\uddee\ud835\uddf1\ud835\uddf2\ud835\uddff\ud835\uddfb\ud835\uddfc \ud835\ude00\ud835\ude02\ud835\uddf9 \ud835\udde6\ud835\uddf6\ud835\uddfc\ud835\uddfb\ud835\uddf6\ud835\ude00\ud835\uddfa\ud835\uddfc \ud83d\udce2<\/b><\/i>\ud83d\uddd3<\/b><\/i> \ud835\udfee\ud835\udff1 \ud835\udde2\ud835\ude01\ud835\ude01\ud835\uddfc\ud835\uddef\ud835\uddff\ud835\uddf2 \ud835\udfee\ud835\udfec\ud835\udfee\ud835\udff1 \ud83d\udccd<\/b><\/i> \ud835\udde9\ud835\uddf6\ud835\uddee \ud835\udde4\ud835\ude02\ud835\uddf6\ud835\uddfb\ud835\ude01\ud835\uddfc \ud835\udde5\ud835\uddfc\ud835\uddfa\ud835\uddee\ud835\uddfb\ud835\uddfc \ud835\udfed\ud835\udff3 \ud835\udc03\ud835\udc1a\ud835\udc25\ud835\udc25\ud835\udc1e \ud835\udfcf\ud835\udfd6.\ud835\udfd1\ud835\udfce \ud835\udc1a\ud835\udc29\ud835\udc1e\ud835\udc2b\ud835\udc22\ud835\udc2d\ud835\udc22\ud835\udc2f\ud835\udc28, \ud835\udc1a\ud835\udc25\ud835\udc25\ud835\udc1e \ud835\udfcf\ud835\udfd7,\ud835\udfd1\ud835\udfce \ud835\udc29\ud835\udc2b\ud835\udc1e\ud835\udc2c\ud835\udc1e\ud835\udc27\ud835\udc2d\ud835\udc1a\ud835\udc33\ud835\udc22\ud835\udc28\ud835\udc27\ud835\udc1eIl quaderno rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere le radici e le implicazioni del sionismo, ideologia alla base del colonialismo e dell\u2019oppressione del popolo palestinese.\ud835\ude4b\ud835\ude5a\ud835\ude67\ud835\ude58\ud835\ude5d\u00e9 \ud835\ude6b\ud835\ude64\ud835\ude5c\ud835\ude61\ud835\ude5e\ud835\ude56\ud835\ude62\ud835\ude64 \ud835\ude65\ud835\ude67\ud835\ude5a\ud835\ude68\ud835\ude5a\ud835\ude63\ud835\ude69\ud835\ude56\ud835\ude67\ud835\ude5a \ud835\ude66\ud835\ude6a\ud835\ude5a\ud835\ude68\ud835\ude69\ud835\ude64 \ud835\ude66\ud835\ude6a\ud835\ude56\ud835\ude59\ud835\ude5a\ud835\ude67\ud835\ude63\ud835\ude64? perch\u00e8 vogliamo evidenziare come il sionismo non sia solo un problema dei palestinesi, ma una sovrastruttura che permea anche la nostra societ\u00e0, quindi anche un nostro problema. E in un contesto in cui si tenta di criminalizzare sia l\u2019antisionismo equiparandolo all\u2019antisemitismo, sia il movimento in solidariet\u00e0 alla palestina e chiunque si ponga su un piano rivoluzionario, \u00e8 essenziale fornire strumenti di analisi e resistenza contro la propaganda che giustifica l\u2019occupazione, la guerra e la repressione.\ud835\udc15\ud835\udc22 \ud835\udc1a\ud835\udc2c\ud835\udc29\ud835\udc1e\ud835\udc2d\ud835\udc2d\ud835\udc22\ud835\udc1a\ud835\udc26\ud835\udc28 \ud835\udc29\ud835\udc1e\ud835\udc2b \ud835\udc1d\ud835\udc22\ud835\udc2c\ud835\udc1c\ud835\udc2e\ud835\udc2d\ud835\udc1e\ud835\udc2b\ud835\udc1e \ud835\udc22\ud835\udc27\ud835\udc2c\ud835\udc22\ud835\udc1e\ud835\udc26\ud835\udc1e \ud835\udc1d\ud835\udc22 \ud835\udc2a\ud835\udc2e\ud835\udc1e\ud835\udc2c\ud835\udc2d\ud835\udc22 \ud835\udc2d\ud835\udc1e\ud835\udc26\ud835\udc22 \ud835\udc1e \ud835\udc29\ud835\udc1e\ud835\udc2b \ud835\udc1a\ud835\udc29\ud835\udc29\ud835\udc2b\ud835\udc28\ud835\udc1f\ud835\udc28\ud835\udc27\ud835\udc1d\ud835\udc22\ud835\udc2b\ud835\udc1e \ud835\udc25\ud835\udc1a \ud835\udc1c\ud835\udc28\ud835\udc27\ud835\udc27\ud835\udc1e\ud835\udc2c\ud835\udc2c\ud835\udc22\ud835\udc28\ud835\udc27\ud835\udc1e \ud835\udc2d\ud835\udc2b\ud835\udc1a \ud835\udc25\ud835\udc1a \ud835\udc25\ud835\udc28\ud835\udc2d\ud835\udc2d\ud835\udc1a \ud835\udc1c\ud835\udc28\ud835\udc27\ud835\udc2d\ud835\udc2b\ud835\udc28 \ud835\udc22\ud835\udc25 \ud835\udc2c\ud835\udc22\ud835\udc28\ud835\udc27\ud835\udc22\ud835\udc2c\ud835\udc26\ud835\udc28 \ud835\udc1e \ud835\udc2a\ud835\udc2e\ud835\udc1e\ud835\udc25\ud835\udc25\ud835\udc1a \ud835\udc1c\ud835\udc28\ud835\udc27\ud835\udc2d\ud835\udc2b\ud835\udc28 \ud835\udc25\ud835\udc1a \ud835\udc20\ud835\udc2eerra<\/div>\n\n
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\ud83d\udea9<\/b><\/i> \u00c9 uscito il nuovo numero della rivista Antitesi! \ud83d\udea9<\/b><\/i> Scrivici per ordinare la tua copia, oppure vieni nei nostri punti di distribuzione: \ud83d\udccd<\/b><\/i>Catania - Comitato di Solidariet\u00e0 Popolare Graziella Giuffrida, Via Vittorio Emanuele 436 \ud83d\udccd<\/b><\/i>Firenze - Spazio Autogestito D5, Polo di Novoli \ud83d\udccd<\/b><\/i>Mestre - Tuttinpiedi, Piazzetta Canova 1 \ud83d\udccd<\/b><\/i>Milano - Revdar, Via Quinti Romana \ud83d\udccd<\/b><\/i>Padova - Biblioteca Stella Rossa, Galleria Ognissanti 8 \ud83d\udccd<\/b><\/i>Sesto San Giovanni - Spazio Magente, Via Magenta 117 Potete trovare nuovi e vecchi numeri anche a Trieste, Genova, Torino, Roma e Bologna scrivendo ad antitesi@inventati.org\ud83d\udc49<\/b><\/i> Leggi l'indice del n. 17 della rivista:sul nostro sito: https:\/\/antitesirivista.org\/antitesi-17\/<\/a>su Instagram: https:\/\/www.instagram.com\/p\/DBWiustC1_H\/?igsh=YXdkZndldDF6cTIy<\/a>\ud83d\udd0e<\/b><\/i> Leggi l'editoriale "Contro la guerra imperialista per una linea rivoluzionaria" sul nostro sito: https:\/\/antitesirivista.org\/antitesi\/17\/editoriale\/contro-la-guerra-imperialista-per-una-linea-rivoluzionaria\/<\/a><\/div>\n\n
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Forwarded from Collettivo Levante - Padova \ud83d\udd25<\/b><\/i><\/span><\/a><\/div>\n\n\n\ud83d\udce2<\/b><\/i> CONTRO LO STATO DI GUERRA\ud83d\uded1<\/b><\/i> Scendiamo in piazza, fermiamo il DDL 1660.\ud83d\udd3b<\/b><\/i>Il 18 settembre la camera ha approvato il nuovo \u201cpacchetto sicurezza\u201d che ora passa all\u2019esame al senato. Un disegno di legge che vuole colpire preventivamente qualsiasi tipo di lotta nel nostro paese. L\u2019ennesimo tentativo del governo di silenziare il dissenso per implementare lo stato di guerra, funzionale a tenere sotto controllo il fronte interno, mentre sul fronte esterno continua a sostenere la guerra imperialista: da Kiev fino a Gaza. Lottare contro la guerra imperialista e al fianco dei popoli oppressi vuol dire oggi resistere alla \u201cguerra interna\u201d, combattere questo pacchetto sicurezza che ne rappresenta una sua evoluzione.Se la strada sporca di sangue che padroni e imperialisti hanno intrapreso per uscire dalla crisi di un sistema economico putrefatto \u00e8 ormai chiara, la via della Resistenza lo \u00e8 ancora di pi\u00f9.I popoli di tutto il mondo hanno gi\u00e0 compreso da che parte stare: dalla parte giusta della storia, contro le loro classi dominanti e i loro governi. Al fianco della Resistenza palestinese che ci sta dimostrando che non solo resistere \u00e8 necessario, ma che vincere \u00e8 possibile.\ud83d\udea9<\/b><\/i> 26 OTTOBRE - CORTEO \u203c\ufe0f<\/b><\/i>ORE 15:00 - STAZIONE (PADOVA)CONTRO IL DDL 1660CONTRO LO STATO DI GUERRACONTRO LA GUERRA IMPERIALISTARESISTERE PER VINCERE<\/div>\n\n
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\ud83d\udea9<\/b><\/i> La sentenza sul caso Parelli \u00e8 un attacco ai lavoratoriOperai e padroni non hanno le stesse responsabilit\u00e0! \ud83d\udea9<\/b><\/i> Il Tribunale di Udine \u00e8 riuscito a rendere, se possibile, ancora pi\u00f9 pesante la morte di Lorenzo Parelli, studente di 18 anni morto il 21 gennaio del 2022, all\u2019ultimo giorno di stage alla Burimec. Di ieri la sentenza che condanna a 3 anni di reclusione l\u2019operaio che quel giorno era affiancato al ragazzo, a 2 anni e 4 mesi il tutor aziendale, assente il giorno dell\u2019incidente a causa del Covid e a 3 anni e 23 mila euro di multa l\u2019imprenditore, accettando il patteggiamento. Una sentenza vergognosa che equipara padrone e operaio, sfruttati e sfruttatore, chi guadagna sulle spalle del lavoro degli altri e chi, troppo spesso, fatica ad arrivare a fine mese. Un epilogo che mette sullo stesso piano, in materia di sicurezza sul posto di lavoro, un lavoratore con l\u2019imprenditore, e che condanna l\u2019azienda ad una misera multa di qualche migliaia di euro a fronte dei numerosi guadagni dati anche dal lavoro gratuito o quasi degli studenti. Contrariamente a quanto prevederebbe la presenza di studenti in azienda, questi spesso vengono abbandonati a loro stessi, viene chiesto loro di svolgere operazioni per cui non sono formati, per non parlare della \u201crichiesta\u201d di lavoro straordinario, magari con la promessa di una futura assunzione. Quindi non stupisce, purtroppo, che questi ragazzi si trovino a pagare il contributo di sangue al profitto, andando ad ingrossare le statistiche delle morti e degli infortuni nei posti di lavoro. A questo si affianca la figura del \u201cpreposto di fatto\u201d nelle aziende, ovvero chi, anche senza una formale nomina ma semplicemente con il riconoscimento di sostanza da parte degli altri lavoratori, si ritrova a coprire ruoli di responsabilit\u00e0 per la sicurezza sul lavoro, andando a sgravare dalla colpa il titolare dell\u2019azienda. Questo inoltre porta a dividere ulteriormente i lavoratori, disgregandoli e attenuando la responsabilit\u00e0 delle aziende in caso di infortuni o morti bianche. In un perfetto connubio di interessi tra capitale, istruzione e magistratura, ci troviamo ancora una volta a piangere un morto, dalla nostra parte, che non vedr\u00e0 giustizia da chi porta avanti solo gli interessi della classe dominante. Dopo anni di massacri all\u2019istruzione pubblica sono riusciti, con l\u2019alternanza scuola-lavoro (oggi PCTO) a plasmare l\u2019istruzione su esigenze di mercato, con l\u2019intento di abituare le future generazioni a diventare cittadini e lavoratori dediti al sacrificio, alla paga misera e alle imposizioni \u201cdall\u2019alto\u201d. Questo passaggio \u00e8 necessario alla nostra controparte in una fase di tendenza alla guerra, dove la prospettiva pu\u00f2 essere solo quella di convincere le nuove generazioni ad obbedire, sacrificarsi nel nome della patria e del \u201cbenessere collettivo\u201d. Dove non arriva la convinzione arriva la repressione, come abbiamo visto contro gli studenti a Torino che per aver protestato contro le morti degli studenti in PCTO si sono visti addirittura piombare sulla testa gli arresti domiciliari. Lo vediamo oggi con il nuovo ddl 1660 che, in continuit\u00e0 con i governi precedenti, colpisce specificatamente i lavoratori e, in generale, chi si mobilita per i propri diritti. Dobbiamo organizzare la resistenza contro i padroni e legarla alla lotta contro chi ci sta trascinando in guerra, imponendo manovre lacrime e sangue, producendo morti sul lavoro e nei banchi di scuola. Solo abbattendo questo sistema di morte, guerra e sfruttamento possiamo invertire la strada verso la barbarie. LORO I PROFITTI LORO LA GUERRA NOSTRI I MORTI PAGHERETE CARO! Antitesi\ud83d\udd0e<\/b><\/i> https:\/\/antitesirivista.org\/volantini-e-comunicati\/la-sentenza-sul-caso-parelli-e-un-attacco-ai-lavoratori\/<\/a><\/div>\n\n
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\ud83d\udce2<\/b><\/i> \ud835\udc04\ud835\udc2f\ud835\udc1e\ud835\udc27\ud835\udc2d\ud835\udc28: "\ud835\udc05\ud835\udc22\ud835\udc20\ud835\udc25\ud835\udc22 \ud835\udc1a\ud835\udc25\ud835\udc25'\ud835\udc08\ud835\udc26\ud835\udc29\ud835\udc1e\ud835\udc2b\ud835\udc22\ud835\udc1a\ud835\udc25\ud835\udc22\ud835\udc2c\ud835\udc26\ud835\udc28: \ud835\udc25'\ud835\udc1a\ud835\udc1b\ud835\udc28\ud835\udc2b\ud835\udc2d\ud835\udc28 \ud835\udc2d\ud835\udc2b\ud835\udc1a \ud835\udc1c\ud835\udc2b\ud835\udc22\ud835\udc2c\ud835\udc22 \ud835\udc1e \ud835\udc20\ud835\udc2e\ud835\udc1e\ud835\udc2b\ud835\udc2b\ud835\udc1a" \ud83c\udf0d<\/b><\/i> Perch\u00e9 assistiamo a un nuovo \ud835\udc1a\ud835\udc2d\ud835\udc2d\ud835\udc1a\ud835\udc1c\ud835\udc1c\ud835\udc28 \ud835\udc20\ud835\udc25\ud835\udc28\ud835\udc1b\ud835\udc1a\ud835\udc25\ud835\udc1e alla conquista dell'aborto legale? \u00c8 solo l'influenza dei \ud835\udc2c\ud835\udc1e\ud835\udc2d\ud835\udc2d\ud835\udc28\ud835\udc2b\ud835\udc22 \ud835\udc2b\ud835\udc1e\ud835\udc1a\ud835\udc33\ud835\udc22\ud835\udc28\ud835\udc27\ud835\udc1a\ud835\udc2b\ud835\udc22 della borghesia imperialista, come i circoli evangelici negli USA o la Chiesa cattolica in Italia, come vorrebbe farci credere una certa propaganda liberale? O ci sono \ud835\udc1a\ud835\udc25\ud835\udc2d\ud835\udc2b\ud835\udc22 \ud835\udc22\ud835\udc27\ud835\udc2d\ud835\udc1e\ud835\udc2b\ud835\udc1e\ud835\udc2c\ud835\udc2c\ud835\udc22 in gioco? Ne discutiamo insieme! \ud83d\udd52<\/b><\/i> Quando? Sabato 16 novembre alle ore 18:30 (raggiungici alle 17:00 per un aperitivo insieme\ud83c\udf79<\/b><\/i>) \ud83d\udccd<\/b><\/i> Dove? @RevdarBaggioMilano<\/a> - Via Quinto Romano 17, Milano\ud83d\udc47<\/b><\/i> https:\/\/www.instagram.com\/p\/DB1nuEFsGQG\/?igsh=MWFtZnZ2ZHhjNW42aQ==<\/a><\/div>\n\n
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\ud83d\udd25<\/b><\/i>DOMANI - SPECIALE 4 NOVEMBRE\ud83d\udd25<\/b><\/i> Cosa rappresenta il 4 novembre? Lo approfondiamo con un podcast dedicato a questa data e al suo vero significato.\ud83c\udf10<\/b><\/i> SOLO SU: www.RadiAzione.org<\/a><\/div>\n\n
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\ud83d\udd25<\/b><\/i>CONTRO LA GUERRA: RIVOLUZIONE! - SPECIALE 4 NOVEMBRE\ud83d\udd25<\/b><\/i>\ud83d\udd3b<\/b><\/i>Oggi \u00e8 il 4 novembre, gi\u00e0 giornata dell'unit\u00e0 nazionale che ricorda la fine della Prima guerra mondiale, da quest'anno diventata ufficialmente giornata delle forze armate.\ud83d\udd3b<\/b><\/i>In questo podcast, vogliamo guardare al 4 novembre, non solo ricordando il massacro delle Prima guerra mondiale. Vogliamo esplorare il ruolo della propaganda e il suo potere nel plasmare cosa e come ricordiamo, cosa ci viene chiesto di sostenere e cosa, invece, viene spinto nell\u2019oblio. \ud83d\udd3b<\/b><\/i>Lo facciamo oggi in un periodo di crisi economica che sta imponendo alle formazioni capitaliste occidentali, Italia compresa, un passaggio al capitalismo di guerra. Questo passaggio si traduce, da un lato, in spese belliche crescenti che drenano fondi pubblici a scapito di sanit\u00e0, istruzione e welfare. Dall'altro, si manifesta nel bisogno di mantenere il consenso e zittire il dissenso interno. \u203c\ufe0f<\/b><\/i>Ma come si attua tutto questo?\ud83c\udf10<\/b><\/i> ASCOLTA IL PODCAST SU RADIAZIONE.ORG<\/a><\/div>\n\n
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\ud83d\udd3b<\/b><\/i> Il 4 novembre, istituito ufficialmente per commemorare la vittoria dell\u2019Italia nella Prima guerra mondiale come \u201cGiornata dell\u2019unit\u00e0 nazionale\u201d, \u00e8 da sempre utilizzato per celebrare il comparto militare nazionale. Come ogni anno, assisteremo alle passerelle di alti ufficiali, cerimonie militari, eventi istituzionali nazionali, locali e all\u2019interno delle scuole, volti a promuovere e rafforzare la legittimit\u00e0 ed esaltare il ruolo delle forze armate che sono poste da sempre a difesa degli interessi della classe dominante. Queste celebrazioni oggi sono funzionali alla costruzione di una egemonia di guerra all\u2019interno di un quadro di irregimentamento dei rapporti sociali in corso da tempo, che oggi subisce un\u2019importante accelerazione. Nel contesto attuale di drammatico sviluppo della guerra imperialista, la promozione della cultura della guerra riveste un\u2019importanza centrale per il piano egemonico della borghesia imperialista.<\/div>\n\n
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Questo militarismo \u00e8 una sovrastruttura ideologica, politica ed organizzativa del capitalismo. Nelle fasi di guerra si sviluppa, come parte della giustificazione ideologica della guerra stessa, con l\u2019obiettivo preciso di egemonizzare, disciplinare e mobilitare le masse popolari in funzione di essa. \ud83d\udca5<\/b><\/i> L\u2019aggravamento della tendenza alla guerra imperialista sul fronte esterno con la prospettiva concreta della terza guerra mondiale - un processo di cui il \u201cnostro\u201d governo \u00e8 parte integrante - \u00e8 sotto gli occhi di tutti. Per la borghesia imperialista delle formazioni occidentali, in crisi di sovraccumulazione di capitali, la guerra \u00e8 una strada obbligata per tenere in piedi il sistema di oppressione e sfruttamento e far fronte ad una profonda crisi di egemonia globale. Dagli sviluppi del conflitto in Ucraina, in cui i governi del blocco Nato sono sempre pi\u00f9 coinvolti, all\u2019offensiva sionista che procede a Gaza e che ora si allarga al Libano, la prospettiva di uno scontro diretto tra le borghesie imperialiste occidentali e quelle delle potenze emergenti si fa via via pi\u00f9 concreta. Ma per condurre la guerra sul fronte esterno occorre un fronte interno pacificato, disciplinato e complice. Il militarismo \u00e8 al contempo strumento egemonico sulle masse popolari e arma ideologica per la repressione delle lotte sociali. Imporre l\u2019egemonia di guerra e la \u201cpace sociale\u201d sul fronte interno per le borghesie al potere \u00e8 necessario e vitale. Con lo stato di guerra quello che \u00e8 in gioco \u00e8 la tenuta dell\u2019ordinamento sociale dominante, una partita che non pu\u00f2 essere persa e che si gioca su diversi terreni: dall\u2019ideologia militare che entra sempre pi\u00f9 pervasivamente nel mondo dell\u2019istruzione, dalle scuole alle universit\u00e0, puntando in primis ai giovani come cervelli e braccia per la guerra; all'implementazione di nuovi strumenti giuridico-repressivi per lo stato di guerra interna, di cui il nuovo pacchetto sicurezza del ddl 1660 rappresenta la faccia pi\u00f9 palese, volti a reprimere preventivamente qualunque forma di lotta nel nostro paese. Questa stretta securitaria e i tentativi di egemonizzare le masse in funzione di una mobilitazione reazionaria, tuttavia, per il momento non sembrano portare gli effetti desiderati. Le innumerevoli piazze in solidariet\u00e0 alla Resistenza palestinese che hanno animato le strade del nostro paese nell\u2019ultimo anno, la determinazione con cui il 5 ottobre tantissimi giovani da tutta l\u2019Italia sono scesi in piazza a Roma sfidando qualunque divieto e le mobilitazioni contro ddl 1660 in diverse piazze d\u2019Italia, dimostrano che il nostro paese \u00e8 tutt\u2019altro che pacificato. In questa situazione sempre pi\u00f9 larghe masse diventano consapevoli di chi \u00e8 il loro nemico principale: la borghesia imperialista. \ud83d\udd3b<\/b><\/i> Il regime della guerra interna imposto dalla classe dominante dobbiamo interpretarlo come un\u2019opportunit\u00e0 per la prospettiva rivoluzionaria. La spirale della tendenza alla guerra sul fronte esterno \u00e8 una conseguenza della putrefazione del capitalismo nella fase imperialista e pu\u00f2 essere spezzata solo con la rivoluzione proletaria. Questa deve essere la nostra consapevolezza! La storia lo ha gi\u00e0 dimostrato: la guerra imperialista si pu\u00f2 fermare solo con la Rivoluzione proletaria! A questo fine dobbiamo lavorare per rafforzare il movimento contro la guerra imperialista e unirci alla resistenza di tutti i popoli oppressi che lottano contro il \u201cnostro\u201d imperialismo dominante. \ud83d\udd3b<\/b><\/i> Oggi, pi\u00f9 che mai, dobbiamo lottare risolutamente per la sconfitta del nostro imperialismo e la sua egemonia di guerra: perseguendo la sua sconfitta poniamo le basi per la costruzione di una nostra egemonia di classe e per la prospettiva rivoluzionaria. \ud83d\udea9<\/b><\/i> O LA RIVOLUZIONE FERMA LA GUERRA, O LA GUERRA SCATENA LA RIVOLUZIONE! \ud83d\udea9<\/b><\/i> MORTE ALL\u2019IMPERIALISMO, LIBERTA\u2019 AI POPOLI CONTRO IL MILITARISMO IMPERIALISTA: RESISTERE PER VINCERE! Antitesi \ud83d\udc49<\/b><\/i> https:\/\/www.instagram.com\/p\/DCByWFmifcu\/?igsh=MWJwcmxheDNhZGtqdw==<\/a> \ud83d\udd0e<\/b><\/i> https:\/\/antitesirivista.org\/volantini-e-comunicati\/contro-la-guerra-rivoluzione\/<\/a><\/div>\n\n
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Per chi non pu\u00f2 partecipare dal vivo pu\u00f2 seguire l'iniziativa dalle 16 su diretta.radiazione.org<\/a> o ovviamente riascoltarsi il podcast in un secondo momento<\/div>\n\n
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Forwarded from Collettivo Levante - Padova \ud83d\udd25<\/b><\/i><\/span><\/a><\/div>\n\n\n
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MIO CARO PADRONE, MI DEVI PAGARE!Lavoratori e lavoratrici, giovani, precari, sottopagati e privi di supporto sindacale presentano due incontri di dibattito e confronto tra chi, attraversando vari luoghidi lavoro, non si sente sicuro di conoscere a pieno i propri diritti e ci\u00f2 che gli spetta.\ud83d\udc49<\/b><\/i> SABATO 9 NOVEMBRE ORE 16 \u203c\ufe0f<\/b><\/i> PRIMO INCONTRO: "COME SI LEGGE LA BUSTA PAGA?"\ud83d\udccd<\/b><\/i>presso il circolo IL PICCHETTOGalleria Ognissanti 8, PortelloAnalizziamo la busta paga per capire ci\u00f2 che ci spetta in termini di malattia,ferie, permessi, 13a, 14a e dove finiscono i soldi che ci tolgono in tasse e contributi Sabato 23 NovembreSecondo incontro: "Che cos'\u00e8 il salario?"Vediamo come si calcola e da cosa \u00e8 composto, per capire come i padronisi arricchiscono con il nostro lavoro.<\/div>\n\n
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